Transumanza a Campagna sui monti di Montenero.
Di Antonio Perruso
Mi chiamo Antonio Perruso, nato nel Marzo 1891 a Persano da Antonino e Maddalena Di Stasio. Ho iniziato a lavorare molto presto presso le scuderie Reali di Persano e nei mesi estivi venivo comandato di accompagnare cavalli, fattrici e puledri, nonché vacche e vitelli sui monti di Montenero di Campagna.
Il periodo era tra il 1903 e il 1910 e venivo sovente impegnato dal capo anche a raccogliere la legna secca per il fuoco segnalatore, generalmente al volgere della sera.
Preparavo le cataste di legna da bruciare, mungevo la vacca per il latte del mattino a colazione, stavo attento alle galline che razzolavano davanti al Casone e infine davo da mangiare ai cani grossi guardiani. Il capo Giuseppe Matassino mi aveva assegnato una tranquilla baia nata in razza da stallone orientale, che a sera mi serviva anche per andare alla ricerca di qualche elemento che si era attardato e che aveva difficoltà a rientrare. Dopo cena ci preparavamo a comunicare alla dirigenza di Persano i fatti accaduti provvedendo ad accendere la catasta di legno già preparata.
Il capo Giuseppe Matassino provvedeva, con l’ausilio di una vecchia coperta bianca sottosella, alle comunicazioni di servizio elencando, in un linguaggio in uso tra genti di cavalli, le diverse situazioni in atto, sia per gli animali che per le persone.
Io stavo attento a queste fasi comunicative e ricordo bene:
1. quando si tagliava la colonna di fumo con la coperta, era richiesta la visita del veterinario.
2. Quando la colonna di fumo era troncata con più attesa, allora era richiesto il cambio del personale. Il cambio del personale avveniva dopo due giorni con cavalli freschi.
3. Non è successo niente il fumo si alzava compatto diritto senza interruzioni.
Antonio Perruso
Questo è il messaggio rilasciato da Antonio Perruso al nipote Antonino Gallotta.
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