Non c’è stato, né oggettivamente poteva esserci, considerate anche le pessime condizioni meteorologiche, il pienone dello scorso giugno, ma la serata voluta fortemente dal sindaco Franco Mennella impossibilitato ad essere presente per motivi di salute alla presentazione ufficiale, è stata sicuramente interessante. Vitantonio Raso è tornato a parlare del suo libro “La bomba umana” nell’Auditorium comunale di Serre, aggiungendo altri particolari alla sua storia raccontati sia direttamente, sia attraverso la video-intervista realizzata da Elio Perillo e proiettata sullo schermo sul quale prima il pubblico presente ha potuto vedere due interessanti quanto belli documentari. Il commento ai due filmati (“Puledri e cavalli” del 1954 e “Criniere al vento” del 1939) lo ha fatto in sala il proprietario degli stessi, Antonino Gallotta, che li ha acquistati direttamente dall’Istituto Luce. I cavalli, i puledri e le criniere protagonisti dei documentari sono di Persano, come pure i butteri che compaiono nelle scene. Il silenzio che, come abbiamo più volte constatato, accompagna la visione di questi filmati testimonia l’interesse che essi suscitano e il rammarico per aver perduto un patrimonio che poteva essere anche una risorsa economica per il territorio. Se la speranza che il cavallo possa tornare nei suoi luoghi di origine è flebile anche se non è morta del tutto, ci è stato assicurato che almeno un suo monumento sarà eretto. Lo stanno realizzando i coniugi svizzeri, gli artisti Barbia e Peter Fraeler presenti alla serata: è in metallo e sarà alto circa nove metri. Nessun monumento, né tanto meno un grazie è stato detto a Vitantonio dall’Istituzione per cui ha lavorato, nel momento in cui ha concluso l’attività di Artificiere antisabotatore: di questo si è lamentato l’autore del libro, in risposta ad una domanda di Carmine Olivieri, anche se ha ammesso che in seguito è stato ampiamente ricompensato professionalmente con gli incarichi che ha avuto fino a quando è andato in pensione. Alla domanda se avesse mai avuto paura, ha risposto di sì, ma nel momento in cui doveva disinnescare un ordigno o controllare qualcosa di sospetto, doveva concentrarsi solo su quello che stava facendo. Inevitabilmente ha parlato dell’importante episodio del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro ed ha rivelato come non sia mai stato interrogato da alcun magistrato in proposito. Sollecitato da un’altra domanda, si è dichiarato soddisfatto e appagato della vita e, potendo tornare indietro, rifarebbe esattamente le stesse cose. Ogni risposta ad una domanda ne fa sorgere un’altra e poiché tanti sono gli episodi e gli avvenimenti che lo hanno riguardato, per conoscerli tutti non c’è che da acquistare il libro.
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