In questa sezione del sito, ogni settimana pubblicheremo una “immagine” nuova. Immagine, non foto, perché con questo termine vogliamo intendere un ricordo, una rivisitazione, un riandare con la memoria a luoghi, circostanze, avvenimenti, persone che hanno caratterizzato Persano. Invitiamo quanti sono in possesso di “immagini” e vogliono condividere con gli altri i ricordi che esse suscitano, a inviarcele. Le pubblicheremo volentieri, come volentieri pubblicheremo le riflessioni, le considerazioni e i commenti di coloro che in queste immagini si riconosceranno o riconosceranno vecchi amici.
Sette amici al Dopolavoro
Immagini delle settimane precedenti
Uomini persanesi a una festa di matrimonio 1958)
Gli alunni della V elementare nel 1952
La Madonna delle Grazie al “Quartiere” (fine anni ’50)
I giudici di gara all’ippodromo Principe di Piemonte
La festa della marchiatura (1950/1951)
Il trattore cingolato (primi anni ’50)
L’alunna e l’insegnante (1954)
La gara di Tiro a piattello
A proposito della foto sopra, Antonino Gallotta ci ha inviato il seguente preziosissimo commento.
Come si può vedere, sulla destra (2 bambinotti), ci siamo io e Gerardo Bolinesi, mio carissimo compagno in quell’epoca. Eravamo attentissimi alle gare di tiro al piattello, che si tenevano ai principi di maggio di tutti gli anni ( ritengo sino al 1955), anno che significa l’esodo di tante famiglie verso altri posti. E’ inutile dire che fanno parte della mia memoria, quindi riconosco tutti. Vi erano anche i campioni, quelli che riuscivano a fare il 100×100 di frantumazione del piattello, la cui macchina di lancio era posta sotto un telaio, ben occultato, azionata per il lancio improvviso da un “Manzione. I più ” in gamba “, a mio ricordo, erano Francesco Ciardi, Vito Morcaldi, Antonio Di Matteo, Salvatore Vitale, Antonio Perruso, generalmente ex cacciatori. Il posto si prestava magnificamente per questo evento. Si iniziava ben presto per arrivare a sotto mezzogiorno, limite insuperabile. Alle manifestazioni intervenivano tutti, era anche di domenica. Il motore era il Tenente Marinacci, uomo di CRAL, fine organizzatore. Della commissione giudicatrice fanno parte: Alberto Marinacci, Vincenzo Celano, Francesco Bolinesi, Giovanni Balduzzi, e in piedi Aldo Beatrice (nipote di Celano). Alle spalle Gerardo Bolinesi, Tonino Gallotta, Cosimo Iorio, la guardia giurata super controllore Enrico Califano, a terra Pietro Bolinesi junior, Vito Caputo, Giuseppe Falcone di Luigi, Enrico Iuorio, Giuseppe Falcone di Vincenzo, Giuseppe Voza, Enrico Califano iunior, Sotto gli alberi da sinistra : Tonio Lopardi, Cosimo Lopardi, Gerardo Califano, Alfonso Tartaglia. Dopo Benedetto Cusati, a terra Vincenzo e Antonio Sguazzo, alle spalle Concetta Sguazzo. Il gruppo folto a terra : Antonio Loffredo, Giuseppe Morcaldi di Battista, Giovanni D’Orazio, Antonio Iorio, Salvatore Verruccio, Gennaro Iorio, Emidio Tartaglia, Carmine Catalano. Piccolo gruppo a terra, a sinistra, dietro la giuria : Raimondo Minnai, Francesco Verruccio, Enrico Catalano, Luigi Verruccio, Sergio Verruccio. Dietro la testa di Celano, Aldo Gallotta, Dino Catalano, Cosimo D’Orazio.
Brindisi al femminile
1951: gita a Montevergine con il pullman di Eliseo
Piccoli ciclisti persanesi
Maggio 1942: quando le donne raccoglievano il fieno
A proposito di questa foto, Antonino Gallotta ci ha inviato il segiuente commento:
Questa foto, del Maggio 1942, mi fu donata dalla N.D. Clara Micheli Scrimieri, figlia del Col. Micheli, Comandante del Centro Rifornimento Quadrupedi di Persano sino al Settembre del 1943, quando morì a causa di una bomba esplosa mentre si recava alle Fiocche col calesse di servizio. Nei mesi di Maggio e Giugno di quell’anno le donne di Persano spontaneamente si adoperarono, in assenza degli uomini impiegati in guerra, a raccogliere il grano e il fieno da imballare, per evitarne la perdita. In testa al gruppo, tra Pietro Bolinesi e l’Agente Forestale Casati, Claretta stessa e la cugina Beatrice, proveniente da Brescia, della famiglia della mamma Caterina Uberti nata il 28 marzo 1895. Se qualcuno è interessato a riconoscere una persona di famiglia o un’amica, mi contatti.
Antonino Gallotta
Eboli, 1954: quattro persanesi in terza media
I campioni del tiro alla fune
Tra il 1926 e il 1927 fu inaugurata a Persano Centro la Sede per i Soci aderenti alla O.N.D. ( Organizzazione Nazionale Dopolavoro ), che aveva il compito di provvedere alla fruizione del tempo libero , per tutti i dipendenti e familiari a carico. I locali furono sistemati “ giù al quartiere “ attigui al Casino Reale, forniti anche di biblioteca e tavoli da gioco. A mia memoria, il Capitano Marinacci , Ufficiale di Cavalleria, è stato Direttore e animatore del circolo per molti anni, curando particolarmente gli stili di vita, nel rispetto degli usi e costumi dei persanesi. Il sistema politico di allora, per fini organizzativi, spingeva i dipendenti a partecipare anche alle varie discipline sportive . Nacque così la squadra provetta nel gioco del calcio, nella pesca, nella caccia, nel tiro al piattello, nel tiro alla fune. Nel 1940 la squadra del tiro alla fune , dopo aver eliminato negli scontri diretti tutte le compagini della provincia di Salerno, si aggiudicò la coppa in palio come 1° classificata. La squadra era composta, seguendo la foto iniziando da sinistra, da : Gabriele del Mese ( accompagnatore ), Gerardo Iorio, Gaspare Barberis, Abele Onnembo, Pietro Bolinesi , Benedetto Cusati , Vito Morcaldi e Vincenzo Sguazzo (accompagnatori) , Antonio Verruccio , Barbaro Gallotta, Antonio Iorio, Luigi Giudice. A riposo, nel ciclo delle gare, Paolo Bolinesi e Carmine Giudice (non in foto). Come fattore strategico, in ultima posizione a tirare, il Verruccio, riconosciuto come il più forte del gruppo. Negli anni ’50 l’ho visto gareggiare nelle feste paesane dei dintorni, compassato, consapevole del ruolo, amichevole e soprattutto vincitore.
Antonino Gallotta
Seconda e terza elementare anno 1954
Quando il Dopolavoro era anche cinema e teatro
La squadra di calcio di Persano nel 1957
Foto inviata da Domenico Iorio.
13 giugno 1953: coppie di fratelli alla Prima comunione
La Prima comunione dei fratelli
La… meglio gioventù
Picnic della gioventù persanese
La…”discoteca” del Dopolavoro
La processione della Madonna delle Grazie alla “palazzina” (1959)
Processione Festa della Madonna delle Grazie
Domenica delle Palme a Persano nel 1954
Sosta in piazza della Processione del Corpus Domini
Alunne persanesi in Prima media (1957-58)
La gloriosa “Folgore”
Formazione
1) ENRICO CATALANO, 2) VITO CERRONE 3) AURELIO CARROZZA 4) FRANCO MARINO 5) LUIGI VERRUCCIO 6) EMILIO NIGRO 7) CESARE SGUAZZO 8) GERARDO DI AGRESTI 9) GERARDO CERRONE 10) ROCCO VITALE 11) GERARDO CALIFANO
Anno 1949, sfida girone di andata con la squadra di Postiglione. La squadra di calcio “La Folgore” fu creata nell’ambito delle attività ricreative del circolo del Centro Rifornimento Quadrupedi di Persano, operante presso il Dopolavoro con sede fissa, secondo i dettami dell’O.N.D. Il Presidente, per lunghi anni , è stato il Ten. di Cavalleria Alberto Marinacci.
Appena dopo l’ultima guerra, con la ricostruzione in atto, i settori del CRAL di Persano ebbero risonanza tra i paesi vicini. Gare ciclistiche, podistiche, oltre alle prove equestri di istituto , richiamavano tanta gente , desiderosa di dimenticare gli anni di ristrettezze in via di superamento.
Il livello della squadra di calcio si mantenne ancora per poco, sino al 1954, data in cui i provvedimenti relativi alla legge sulla riforma agraria fecero trasferire molte famiglie , depauperando il mix qualitativo della forza -squadra. (Antonino Gallotta)
Foto di gruppo “giù al Quartiere”
A Paestum, su una mitica barca di legno
Piccole persanesi alla processione: anno 1955
Le ragazze della scuola di taglio
Picnic alla scafa sul Sele
La visita dei parenti sardi
I confetti degli sposi
All’uscita dalla Messa, una domenica del 1952
L’ultima caccia alla volpe
La foto fu scattata a Menanova nell’estate del 1971 in occasione di una caccia alla volpe alla quale presero parte anche ufficiali e allievi della Scuola Militare della Nunziatella di Napoli. Sul posto era presente la troupe cinematografica intenta alle riprese del film “Stress” con Leopoldo Trieste, Delia Boccardo, Lou Castel e Salvo Randone. Il film, diretto da Corrado Prisco, fu selezionato alla Biennale di Venezia e ricevette il Premio di Qualità dal Ministero dello Spettacolo.
Antonino Gallotta, a proposito della foto sopra riprodotta, ci ha inviato il seguente commento
Appuntamento a Mena Nova per la caccia annuale organizzata dal Comiliter di Napoli, in accordo col Presidio Militare e la Sezione Posto Raccolta Quadrupedi di Persano. Sono in fila sellati i cavalli della razza, provenienti dalla Scuola Militare Nunziatella di Napoli. Un gruppo scelto di allievi, accompagnati dal Maresciallo di Cavalleria istruttore Antonio Corvino, attende impaziente l’inizio della caccia. Sono presenti, col Master Maggiore Ortu, il Console Inbert, l’Ing. Naldi, il Dr. Rocca, l’Avv. Capone, il Marchese Farina, il Barone Bellelli, il Nobile Agnetti, il Col. Noschese, il
Barone Morese e una numerosa frotta di Ufficiali NATO di Bagnoli con le amazzoni socie della Scuola Napoletana di equitazione. Il percorso si svolge con lunghi galoppi attraverso il bosco di Persano e lungo gli argini dei fiumi Sele e Calore , superando vari ostacoli naturali. Dopo circa un’ora e mezzo la volpe è scovata al Saraceno, impersonata dal Caporale Marchese De Luca di Roseto, di leva presso il Centro Ippico Militare di Napoli. Gli onori della coda al Col. Noschese, gentiluomo della piana e allevatore di cavalli salernitani.
Butteri al campo prova di Solferino nell’inverno del 1952
Anche questa volta puntuale, preciso e prezioso è il commento alla foto sopra che ci ha inviato Antonino Gallotta. Molto interessante la spiegazione dei motivi che lo portano a ritenere che la foto fu scattata nel mese di novembre.
Novembre 1952. Maneggio a Solferino , stage col Mar. Vita dei giovani butteri, montanti cavalli derivati orientali figli di Tancredi e Lubbo. Da Sinistra Enrico Laudati, Vincenzo Ferraioli, Francesco Raso, Genesio D’Onofrio, Guglielmo Di Agresti, Enrico Califano. Il maneggio Solferino era frequentato da un gruppo scelto di butteri che addestravano i puledri che si erano distinti alle prove funzionali di Maggio e di Settembre dello stesso anno. I migliori soggetti venivano successivamente inviati presso le strutture di cavalleria ed artiglieria d’Italia, con alta probabilità di essere utilizzati per le gare ippiche nazionali nella specialità del salto ostacoli e il completo. Il Mar. Vita è stato istruttore di cavalleria, proveniente dai corsi speciali di Pinerolo e Tor di Quinto, nei ruoli dei Sottufficiali del Reggimento dei Lancieri Aosta. Dico Novembre perchè.dopo le corse a Baraccamento i migliori soggetti venivano convogliati a Solferino. La seduta mi sembra alle prime battute in quanto il tecnico spiegava atteggiamenti nuovi da far assumere ai cavalli, che andavano subito in prove più difficili. A gennaio girava la commissione militare per la rimonta dei reggimenti e/o quella degli ufficiali superiori. Quindi si deve presumere che a Gennaio i cavalli partivano. In particolare il grigio chiaro, di nome Salento, figlio del grigio Tancredi, fu assegnato subito , perchè cavallo molto qualitativo. Io ricordo benegli alberelli intorno ai campi di Solferino, teneri e subito spogli. Ho passato molto del mio tempo nelle scuderie di Solferino. Nel capannone a destra vi erano i cavalli dei butteri, che io disturbavo quasi tutti i giorni.
Persano al Concorso Ippico Nazionale di Salerno nel 1956
A proposito di questa foto, Antonino Gallotta ci ha inviato una interessantissima annotazione
Nella foto scattata durante il Concorso Ippico Nazionale del 1956 a Salerno , presso i campi della Caserma Angelucci, sono riconoscibili , da sinistra, l’Avv. Raffaele Capone, le N.D. Tullia Jemma, Caterina Uberti, il Col. Vincenzo Marini e Sig.ra Ada, Maggiore Filoteo Nelli e Sig.ra, l’allora Cap. Gerardo Palma e Signora, il Mar.llo Vincenzo Vita, e in alto il Sig. Benedetto Cusati, il Mar.llo Corrado Olivieri col figlio Franco. Notevole afflusso di pubblico (da Persano fu organizzato un camion militare attrezzato ) per vedere in concorso i saltatori nati tra i Monti Picentini e la piana del Sele.La gara più importante vinta dal Persano Pagoro con la monta di un giovane ufficiale di Passo Corese. La giuria , composta da allevatori del salernitano, presieduta dal gen. Tommaso Lequio di Assaba, campione olimpico e ritenuto dalla letteratura equestre il più grande cavaliere di tutti i tempi, esponente di rilievo della scuola caprilliana.
Atletici persanesi a Paestum
In un ufficio del Centro Rifornimento Quadrupedi
Fratellini alle Tavernole
Giovani pescatori (?) Persanesi
Quando il Sele straripava alla “Ionta”
Calciatori persanesi
Ragazze alla Processione
Chiare, fresche e dolci acque…
Nella mascalcia
Gli amici
Motociclisti persanesi
Le cuoche della festa
La processione della festa della Madonna della Grazie
Ballo al Dopolavoro
Anno scolastico 1953 – 1954
Il maresciallo e le signore
Folla all’ippodromo “Principe di Piemonte”
Foto inviata da Maria Morrone da Torino
Butteri persanesi degli anni ’30
In riferimento a questa foto, Antonino Gallotta ci ha inviato il seguente commento:
I 16 butteri montano cavalli così suddivisi per mantello: 6 sono col mantello grigio 6 " " " sauro 4 " " " baio + i 2 bai del Cap. Caroli e Ten. Romano Il capo razza dell'epoca era Domenico Iorio. Il buttero più anziano Giorgio Graziuso (classe 1875), il più giovane Eduardo Sansone (classe 1902). Tra di essi 2 giovani del '99, in guerra giovanissimi combattenti a Vittorio Veneto, Matteo Califano e Raffaele Lopardi. Ancora 2 siciliani venuti a Persano intorno al 1908, da Scordìa, centro quadrupedi dipendente da Persano e sono Salvatore Vitale e Rocco Tambone. I 2 Tartaglia, Alfonso e Vincenzo, fratelli, rappresentano la più antica famiglia di residenti nel sito reale. Vi è Domenico Falcone che nel 1943 troverà atroce morte insieme al Col. Micheli, saltando col biroccio su una mina tedesca. Luigi Falcone è il fratello, che diventerà poco dopo capo dei butteri. Salvatore Vitale monta un cavallo grigio, derivato lipizzano. Francesco Belmonte è l'erede di una grande tradizione giumentaria, proveniente da Altavilla Silentina. Serafino Caredda (classe 1880), era il buttero più atletico, capace di salire in sella " in appoggio", facendolo sino a 65 anni di età. Rivedo Ciro Ventriglia della famiglia di addetti alla scafa prima e alla diga sul Sele dopo. In ultimo i 2 capirazza del dopo guerra Gabriele Sansone e Antonio Perruso.
Il campione e il bambino
All’ippodromo “Principe di Piemonte”
Ciclisti alle “due Barre”
I tuffi “spontanei” nel mare di Paestum
La processione del Corpus Domini
Il rinfresco del personale civile
Sul terrazzo della “palazzina”
Nuovo cinema…persanese
Quando non c’era il pranzo nuziale…
Al Dopolavoro
Per vedere dove fu scattata questa foto clicca qui
Quelli della “Cooperativa” Per visualizzare una ricevuta di dieci azioni della Cooperativa del 1946, clicca QUI
A Paestum
Gita ad Amalfi
Piccole donne persanesi
Baraccamento 1952: alunni dell’asilo infantile (Foto inviata dagli USA da Luigi Cornetta)
Il sorriso bello e pulito delle belle ragazze di Persano
Quando si brindava con i bicchierini di metallo
Quando ai matrimoni si mangiava lo”spumone”
La festa della marchiatura
Quelli dell’officina
Anno scolastico 1956-1957
Immagini delle settimane precedenti
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