La storia scritta nel marmo
di Alessandra Gallotta
L’esistenza e la storia di Persano sono strettamente legate ai Borbone. Tutti i documenti cartacei di quanto hanno realizzato i Borbone nel loro Regno sono consultabili negli archivi che li custodiscono. Ma ce ne sono altri, incisi nel marmo, che spesso non leggiamo, perché di essi ignoriamo addirittura l’esistenza. Nella nostra ricerca abbiamo trovato due di questi “documenti”, nei quali si fa riferimento a Persano.
La via di Persano
“Nel pomeriggio del 10 maggio 1734 un grandioso corteo rilucente di sete ricamate, di oro e di argento, attraversò le strade di Napoli, da Porta Capuana alla Reggia, tra musiche e salve di cannone. Il popolo faceva ala e applaudiva: ma non tanto all’indirizzo del diciottenne dai capelli biondi e dagli occhi celesti che faceva il suo ingresso a cavallo, quanto per incitare i cavalieri che, al suo fianco, gettavano manciate di monete. Quel diciottenne era don Carlo di Borbone, figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese ed entrava in città come re delle Due Sicilie, ponendo fine a 230 anni di malgoverno vicereale e instaurando quella dinastia che doveva rimanere sul trono di Napoli fino all’Unità d’Italia. ( tratto da Storia illustrata- speciale: ‘I Borboni in Italia’- ottobre 1965).” Due furono i problemi fondamentali che si posero al giovane Re: la trasformazione dello stato da feudale ad amministrativo, con l’ammodernamento dei sistemi e un riordinamento degli strumenti di governo per mitigare l’indigenza in cui versavano moltissimi dei suoi sudditi, e la definizione dei rapporti tra il Regno e la chiesa. Oltre alla revisione del catasto, al Codice Carolino, la Giunta di Commercio, Carlo istituì, prima in Europa, la Cattedra di Economia Politica presso l’Università di Napoli. Moltissime furono le opere e gli edifici che il Re volle restaurare e costruire. Una parte importante di esse furono le strade, e, tra queste, ci interessa quella che da Salerno conduce a Persano, sito reale destinato alla caccia, grande passione di Re Carlo. La via di Persano inizia da Portanova, e, guardando sull’arco della Porta in piazza Flavio Gioia, vi troviamo posizionata una lapide. Abbiamo trascritto il suo contenuto, lo abbiamo tradotto e la proponiamo agli amici di Persano nel Cuore.
POSUERUNT ME CUSTODEM
CAROLO BORBONI REGI INVICTISSIMO
UT AD PERSANUM VENATUM
PEREUNTI RECTIOR FORET CURSUS
HIC NOVAM ORNATIUS PORTAM
EXTRUXIT ORDO POPULUSQUE SALERNITANUS
ANNO MDCCLIV
POSERO ME COME CUSTODE
TUTTO IL POPOLO DI SALERNO
HA FATTO COLLOCARE, IN QUESTO LUOGO,
UNA PORTA NUOVA E PIU’ ELEGANTE
AFFINCHE’ FOSSE PIU’ AGEVOLE IL VIAGGIO
VERSO IL TERRITORIO DI CACCIA DI PERSANO
PER CARLO DI BORBONE, RE VITTORIOSO .
ANNO 1754
Una visita da ricordare
Ben conservata nel Monastero di Sant’Antonio Abate di Eboli, vi è una lapide che racconta della visita di Ferdinando IV e Maria Carolina di Borbone alle Benedettine, avvenuta il 4 gennaio 1774 durante una loro sosta a Persano, e documentata anche nel libro di Nadia Parlante “Corte Borbonica e Real Caccia di Persano”. Scrive l’autrice (pag.106) … “Solo alla Regina, però,fu concesso di infrangere la clausura e di intrattenersi brevemente con le monache nel chiostro, mentre il Re fu costretto ad aspettare nel parlatorio – al di là della grata di ferro, dove degustò i saporiti pasticcini di mandorle che gli erano stati offerti. La Regina fece dono alle suore benedettine di una preziosa pianeta con stola, tuttora custodita in monastero.” …
Anche per questo documento marmoreo vi proponiamo l’iscrizione in latino e la sua traduzione.
AETERNUM POSTERIS MONUMENTUM
QUOD
MARIA CAROLINA AUSTRIACA
AD GLORIAM NATAM
CUM AUGUSTO CONIUGE SUO
FERDINANDO IIII SICILIARUM ET HIERUSALEM REGE
AD PERSANICAM VENATIONEM PROFECTA
SACRAS HASCE AEDES
SUB NOMINE TUTELAQUE DIVI ANTONI ABBATIS
NOBILIUM VIRGINUM DIVI BENEDICTI LEGIBUS OBSEQUENTIUM
III IDUS IANUARIAS ANN MDCCLXXIIII
ADIVERIT
SUOQUE ASPECTU ET ORIS MAIESTATE
BEAVERIT
ISIDORO SANCHES DE LUNA PATRICIO NEAPOLITANO
EX EIUSDEM DIVI BENEDICTI FAMILIA
SALERNITANORUM ARCHIEPISCOPO
LOCI PRAESULE
ET DONATO CAMPAGNA EBOLITANI MUNICIPI PATRICIO
PRIMICERIO ET MONIALUM VICARIO
MARIA SCHOLASTICA CAMPAGNA
GERMANA HUIUS SOROR
ANTISTITA
MARMOREA TABULA FIRMATUM VOLVIT
NE TANTAE DIGNATIONIS DOMINAE INDULGENTISSIMAE
MEMORIA ELANGUESCAT
QUESTO MONUMENTO RICORDI AI POSTERI
IN ETERNO
CHE MARIA CAROLINA D’AUSTRIA,
NATA PER LA GLORIA,
CON IL SUO AUGUSTO CONIUGE
FERDINANDO IIII RE DELLE SICILIE E DI GERUSALEMME,
DIRETTA VERSO LA RISERVA DI CACCIA DI PERSANO
GIUNGERA’
IL IIII GENNAIO 1774
ALLA SACRA DIMORA
DELLE NOBILI VERGINI CONSACRATE ALLE LEGGI DI SAN BENEDETTO
POSTA SOTTO LA TUTELA DEL DIVINO SAN ANTONIO ABBATE,
E GIOIRA’
PER IL SUO ASPETTO E LA MAESTA’ DEL SUO PORTALE.
(CON) ISIDORO SANCHES DE LUNA, NOBILE NAPOLETANO,
DELLA STESSA FAMIGLIA BENEDETTINA,
ARCIVESCOVO DI SALERNO E PRESULE DI QUEL LUOGO,
E DONATO CAMPAGNA NOBILE EBOLITANO
PRIMICERIO E VICARIO DELLE MONACHE,
MARIA SCOLASTICA CAMPAGNA,
SUA SORELLA CARNALE,
MADRE ABBADESSA,
VOLLE GARANTIRE CON QUESTA MARMOREA TAVOLA
CHE NON ANDASSE PERDUTO IL RICORDO
DI UNA REGINA COSI’ INDULGENTE
Questi due pezzi di storia di Persano, gelosamente custoditi nel marmo, sono lì a ricordarci che il nostro piccolo, particolare, forse unico, “villaggio” ha svolto un ruolo fondamentale nella storia generale del Regno di Napoli, come ampiamente documentato da testi scritti da molti autori. Tra questi ci fa piacere ricordare, oltre a quelli pubblicati dal nostro Presidente, Antonino Gallotta, i lavori di:
Alessia De Santis “Carlo di Borbone e le eredità Medici Farnese”, di cui ci siamo già occupati;
Nadia Parlante “Corte Borbonica e Real Caccia di Persano – Rituali, cerimoniali, funzioni, vita quotidiana”, presentato a Persano il 14 aprile 2018 e del quale parleremo sul nostro sito;
Giovanni Pisano e Serena Pisano “ Vanvitelli e Hackert a Persano con i Borbone”, il cui contenuto sarà portato a conoscenza dei nostri amici che ci seguono attraverso il sito.
Sono tutti testi molto interessanti, perché ricchi di fotografie e fonti storiche e documentarie. Non anticipo altro. Mi auguro che abbiate il desiderio di leggere e la pazienza di aspettare.
Per “Persano nel Cuore” Alessandra Gallotta.
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