La bella storia del cavallo salernitano nel bel convegno all’agriturismo Seliano
Testo e foto di Fausto Boinesi
Il saluto della baronessa Cecilia Baratta Bellelli impossibilitata a partecipare, letto dal dottor Alduino Ventimiglia, ha aperto il convegno sul cavallo salernitano e i suoi allevatori, sabato 21 gennaio in un’atmosfera che il camino acceso nella bella sala della struttura agrituristica Seliano ha reso ancora più suggestiva oltre che familiare. A ricordare tuttavia che nonostante l’atmosfera, come detto familiare della serata, il valore scientifico era elevato, ci ha pensato il professore Donato Matassino con una relazione rigorosa, concisa, accattivante, interessante, bella nella sua apparente semplicità. Naturalmente un simile risultato lo raggiunge solo chi ha una padronanza assoluta dell’argomento e non a caso il professore Matassino è un’autorità riconosciuta in campo internazionale. Non meno rigoroso il certosino lavoro del dottor Auzino che ha ricostruito le genealogie dei vari riproduttori e campioni di cavallo salernitano con uno sguardo anche alla storia dell’Italia e a quella delle famiglie di allevatori. Argomento apparentemente arido, quello scelto dal relatore, ma che è stato reso piacevole, come in analoghe occasioni passate, grazie alla sua grande capacità divulgativa che naturalmente è possibile solo con una profonda conoscenza dell’argomento. Una cena conviviale ha concluso una serata che, conoscendo i partecipanti, eravamo stati facili profeti a definire interessante.
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