Gita ai Sassi di Matera: una felice proposta perfettamente realizzata.
Anche questa volta Maria Rosaria Cusati, responsabile e organizzatrice delle gite della nostra Associazione, ha fatto centro. La visita guidata ai Sassi di Matera e alla Cripta del Peccato originale si è svolta nei tempi e nei modi previsti. Anche l’opzione “ristorante”, invece del consueto pranzo a sacco, che Maria Rosaria aveva suggerito, si è dimostrata vincente. Naturalmente tutto questo è frutto di un impegno costante e scrupoloso che la porta a curare ogni dettaglio: dalla scelta dell’itinerario a quella delle guide che infatti, anche in questo caso, si sono dimostrate preparate e capaci di trasmettere, oltre che la loro conoscenza dell’arte e della storia dei luoghi, l’amore per questi luoghi stessi. Lo abbiamo notato e apprezzato con Imma, la cui voce chiara e forte di (ex)corista è stata la piacevole e interessante colonna sonora della nostra visita ai Sassi: attraverso la sua spiegazione che sembrava quasi un racconto per il suo scorrere fluido, ci ha fatto assistere alla nascita di Matera attraverso i millenni rifacendosi di volta in volta alla storia o alla preistoria, all’arte e alla religione. Non meno bravi i ragazzi che ci hanno accompagnato nella visita alla “Cripta del Peccato Originale”: preparati, competenti ed educati. E ne siamo stati orgogliosi, oltre che beneficiati: è il Sud, il nostro Sud che prende coscienza del grande patrimonio culturale che hanno lasciato in eredità le antiche popolazioni. Come già abbiamo affermato in analoghe occasioni, tra gli scopi di “Persano nel Cuore”, c’è anche la valorizzazione della nostra cultura. Per questo continueremo con le gite che ci vedranno tornare a casa stanchi forse, ma certo più ricchi.
Le immagini che seguono, hanno il solo scopo di fissare vari momenti della giornata e si riferiscono alla visita al centro storico e ai Sassi di Matera, alla Casa grotta di vico solitario, alla sosta per il pranzo al ristorante, e alla visita alla Cripta del Peccato Originale. Purtroppo, poiché era vietato fotografare, non abbiamo immagini di quest’ultima, né della Chiesa Rupestre di Santa Lucia alle Malve.
Fine
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