Visita a Napoli alla mostra su Artemisia Gentileschi: è già nostalgia
Foto e testo di Fausto Bolinesi
Il ritardo dell’arrivo del pullman nel punto stabilito di ritrovo al termine della giornata, ha creato indubbiamente disagio, malumore e momenti di nervosismo, soprattutto perché non se ne conosceva la causa, rivelatasi poi il traffico intenso che, complice anche un incidente, aveva bloccato l’automezzo. Ma questo inconveniente non inficia minimamente il successo della gita, organizzata come sempre con cura dalla nostra Maria Rosaria, attenta a ridurre al minimo i costi. I venticinque euro richiesti, infatti, da soli valevano la visita alla bella, interessante e ben curata mostra su Artemisia Gentileschi, ma questa somma comprendeva anche il costo del pullman, della guida, la bravissima Giulia Nappi che è stata a nostra disposizione per tutta la giornata, e del biglietto d’ingresso al Chiostro e al museo di Santa Chiara. L’avvio della giornata, oltre che luminoso per la bella giornata di sole, è stato anche reso dolce dagli ovetti di cioccolata e dai pasticcini offerti dalla stessa Maria Rosaria, aiutata nella preparazione, incredibile a credersi, da Pasquale, il consorte che, a suo dire, avrebbe trascorso l’intera nottata a triturare nocciole. Oltre ai dolci, ai partecipanti è stato fatto anche omaggio del volume autobiografico “La spiga ritrovata” del nostro compianto amico e socio Gerardo Minnai, scomparso poco tempo fa. Nella circostanza Maria Rosaria ha ricordato anche due nostri amici, sempre presenti alle nostre manifestazioni, che ci hanno lasciato di recente: Guido Isacco e Giuseppe Mazza. Come in precedenti occasioni, abbiamo conosciuto nuove persone provando lo stesso piacere che ci ha procurato rivedere i vecchi abituali compagni di tante belle escursioni. Napoli ci ha accolto come immaginavamo: la sua bellezza, la sua umanità, il suo folklore e anche le sue contraddizioni. Ci ha sorpreso, lo confessiamo, la grande folla di turisti che ha complicato un po’ il programmato accesso a pizzerie e punti di ristoro. Ma questo non ha impedito, già durante il viaggio di ritorno, di avere quasi nostalgia di quella folla, della gita che si stava concludendo e di pensare a quelle future. Naturalmente con gli amici di Persano nel Cuore!
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