16 ottobre. Gita a Lagopesole e Melfi: una giornata da brividi. Di freddo e di emozione.
L’emozione provata nel trovarsi all’improvviso di fronte a un meraviglioso sarcofago del secondo secolo dopo Cristo collocato in una delle prime sale del Museo Archeologico nel Castello di Melfi, da sola già vale una gita in Lucania. Ma, naturalmente, questo è stato solo uno dei momenti belli che ci ha regalato la giornata. Il primo è stato ritrovare sul pullman vecchi e nuovi amici. I sorrisi che hanno accompagnato i saluti non erano di cortesia e di circostanza, ma esprimevano il piacere sincero di rivedersi o di conoscersi. Il secondo è di aver trovato ad attenderci a Lagopesole Antonio Vita, un persanese che da oltre quarant’anni vive a Melfi, ma che è presente ad ogni iniziativa della nostra Associazione, dimostrando di avere Persano nel sangue, oltre che nel cuore. A lui va il nostro sincero grazie per averci fatto da guida e anche da supporto logistico mettendo a disposizione la sua auto (e l’aglianico!). La giornata fredda, grigia e ventilata ci ha procurato, è vero, un po’, di disagio, soprattutto quando a Monticchio si è sostato per la pausa pranzo, ma proprio queste condizioni climatiche hanno reso i monumenti visitati, in particolare i due castelli di Lagopesole e Melfi, più… medievali caricando la visita stessa di una particolare suggestione. Rispetto alle gite precedenti ci siamo forse stancati di più, ma crediamo che ne sia valsa la pena, oltre al fatto che l’attività fisica comunque fa bene. Nel complesso, una giornata ricca e interessante che ci ha confermato l’esistenza di una Italia cosiddetta minore ricchissima di bellezze artistiche e patrimoni archeologici e che merita di essere conosciuta e valorizzata ancor più. “Persano nel Cuore”, organizzando queste gite, si propone anche, nel suo piccolo, di contribuire a questa riscoperta e a questa valorizzazione. Il Castello di Lagopesole ci ha colpito, oltre che per la sua bellezza, per come è stato restaurato e, soprattutto, per come viene conservato. Del museo di Melfi, che in effetti, da un punto di vista storico-artistico fa parte di una “Italia minore” per modo di dire, ci ha sorpreso la ricchezza dei reperti archeologici conservati. Dobbiamo infine sottolineare che se abbiamo potuto cogliere la bellezza dei monumenti visitati, lo dobbiamo anche alla bravura delle due guide che ci sono sembrate molto preparate e alle quali va il nostro ringraziamento: Antonia a Lagopesole e Daniela a Melfi.
Le immagini che seguono, come ribadito in precedenti occasioni, sono semplici istantanee di una giornata di festa e non hanno la pretesa di una rigorosa documentazione. Le pubblichiamo nell’ordine in cui sono state scattate, con le sole accezioni del sarcofago di cui abbiamo parlato all’inizio e di Antonio Vita che rigraziamo calorosamente per la sua disponibilità.
Fine
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