Blog

Da Persano ad Auletta sulle tracce di Hackert

Posted by on 08:53 in Notizie | 0 comments

Da Persano ad Auletta sulle tracce di Hackert

Da Persano ad Auletta sulle tracce di Hackert

Di Giovanni Pisano

    Recentemente l’architetto Costabile Cerone ha pubblicato dei quaderni riguardanti le opere pittoriche del territorio di Paestum e di Persano. Uno di questi, J. P. Hackert – Paestum e Persano nel Regno di Napoli1 verte principalmente sull’opera del pittore tedesco Jacob Philipp Hackert (1737-1807), pittore di corte di Ferdinando IV di Borbone. Tra le opere pubblicate due hanno attratto la mia attenzione: Paesaggio vicino Persano, Vista sul Sele e sui Monti Alburni del 1788 (foto 1) e la Veduta di Auletta del 1795 (foto 4), ambedue di mano di Hackert.

    La prima, olio su tela della Collezione privata Koller di Zurigo, ricalca altre opere dello stesso autore. Opere simili sono l’Inverno del ciclo delle quattro stagioni (Museo Nazionale Norimberga, foto 6), la Veduta di Persano del 1782 con il Casino Reale di Caccia di Persano (Palazzo Reale Caserta, foto 7), la veduta Presso Persano, (Biblioteca Albertina Vienna, foto 8). Queste quattro opere riprese dal Sito Reale di Persano e dalle rive del Sele, hanno in comune i Monti Alburni, che dominano il quadro.

    Il Paesaggio vicino Persano, Vista sul Sele e sui Monti Alburni, olio su tela, del 1788, ritrae uno scorcio del Sele ricco di vegetazione fluviale, animato da personaggi e da mucche a riposo e al pascolo. Sullo sfondo i Monti Alburni, l’altura de’ Lo Scorzo e tra i due le nares lucane. A destra dell’altura de’ Lo Scorzo è visibile il centro abitato di Postiglione, a sinistra si scorge quello di Serre e in alto a sinistra molto probabilmente l’abitato di Buccino.

    La seconda, la Veduta di Auletta del 1795, di Hackert, un’opera a matita, penna e lavaggio marrone, esposta nel Museo di Amburgo, è un’assoluta novità, mai pubblicata nei numerosi testi inerenti le opere del pittore. Nel libro pubblicato da Goethe, Ph. Hackert, Biographische Skizze, meis nach dessen zigene Aufsatzen entworfen, Schizzo Biografico, la maggior parte delineato dai suoi propri appunti, apparso nel 1811 presso l’editore Cotta di Tubingen, tra le mille opere di Hackert, al n.9 vi è quella denominata Ausicht von Auletta im Abnigreich Neapel, Veduta da Auletta nel Regno di Napoli che è appunto, la Veduta di Auletta, di cui alla foto 4. Per portarsi da Persano ad Auletta, che distano circa 41 km, il pittore avrà avuto una commissione dai proprietari del Castello, che reputava importante. La Strada regia, oggi Strada Statale 19 delle Calabrie, venne iniziata da Re Carlo, finita e commemorata da Ferdinando IV di Borbone nell’epitaffio del 1779 eretto in contrada Pagliarone di Serre. La strada ripercorre più o meno il tracciato dell’antica Regio-Capuam, voluta dal console romano Publio Popilio Lenate nel 132 a.C., che passa per il Ponte di Auletta. Il decreto (foto 2) pubblicato il 18 gennaio 1832 da Ferdinando II di Borbone recita: Sul corso postale delle Calabrie, e propriamente nel punto denominato Ponte di Auletta, sarà stabilita una nuova officina, nella quale i corrieri della regia posta dovranno consegnare e ricevere le valigie della corrispondenza tanto di arrivo, quanto di partenza della Basilicata. Una delle tappe importanti del viaggio da Napoli a Messina (foto 3) era Auletta, poichè il Ponte di Auletta era sede della nuova officina e regia posta da e per la Basilicata.

    Hackert aveva 58 anni nel 1795, era molto famoso soprattutto in Italia e in Germania, aveva lavorato per committenti importanti e facoltosi e non solo presso Casa Reale dei Borbone. Lavorava soprattutto su commissione e si faceva pagare molto bene, infatti, per 3 quadri nel 1784 riceveva un compenso2 di 2.393 ducati, pari a circa 120.000€ di oggi.

    La Veduta di Auletta rappresenta il Castello Marchesale, di proprietà della famiglia Maioli Castriota Scanderbeg, posto al centro di Auletta. Castriota Scanderberg era una nobile famiglia di origine albanese trasferitasi in Italia dopo che un suo personaggio si era distinto nella lotta contro i turchi nelle Puglie3. Non è una caso che la piazza principale di Tirana, ampia 4 ettari, è stata intitolata a Giorgio Castriota Scanderbeg (1405-1468).

    Nella veduta di Hackert, il Castello è posto su una rupe alberata, raggiungibile da una via ripida e tortuosa, costeggiata da case modeste, forse ancora esistenti e animata da personaggi. Ai piedi della rupe vi è la chiesa San Nicola di Mira e nello spiazzo antistante dei personaggi e delle capre a riposo. E sullo sfondo domina la scena il monte Serra San Giacomo. La chiesa, costruita nel XIV secolo, fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1857 e fu restaurata nel decennio seguente, subì danni dal terremoto del 1980 e venne riaperta al pubblico nel 2001, in seguito a restauro conservativo. La chiesa di Hackert è una caratteristica chiesa di campagna, presenta la facciata principale con lineamenti simmetrici e semplici, con un portale squadrato, in testa un ovulo rotondo e sul timpano della facciata un arco con campana a mo’ di campanile, sistema usato per evitare la costruzione del campanile. Oggi, invece, presenta una facciata bucata dal portale centrale monumentale e da due portali laterali. Sulla parete longitudinale destra svetta un campanile a tre archi dello stesso tipo di quello originario. Non è possibile risalire dal quadro alle dimensioni reali della chiesa ma pare proprio che dopo il terremoto del 1857 sia stata ricostruita più alta e con una pianta più ampia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   

    La foto 5, ripresa quasi dallo stesso punto di vista, ove l’artista riprese la scena, non ci restituisce l’immagine disegnata da Hackert, poiché la crescita urbana ha modificato lo stato dei luoghi. Il Castello si vede in parte e la chiesa di San Nicola di Mira non è visibile. La veduta di Hackert è un documento storico, in quanto ci offre l’immagine originaria del Castello con la torre integra, mentre oggi vi è solo la parte basale e viene da chiedersi in quale epoca è crollata o è stata demolita? Il 16 dicembre 1857, alle 5 del mattino, violentissime scosse telluriche squassarono il napoletano. Da un atto inviato all’Intendente di Salerno, si viene a conoscenza che anche il palazzo marchesale subì gravi danni: “… ove si tenevano in fitto diversi locali per la conservazione de’ generi di privativa e per l’officina degli Impiegati, crollò4”. Quindi, la torre a pianta circolare, di poco più alta del Castello, certamente crollò a causa del terremoto del 1857.

    Pur brevemente, è utile descrivere il contesto storico e artistico in cui vennero realizzate queste opere. Siamo nel periodo denominato Gran Tour, vedutismo, paesaggismo. La veduta è, in pittura, la rappresentazione, priva d’ogni enfatizzazione o distorsione storica, di una piazza, di una via, di uno scorcio particolarmente significativo; è l’immagine di una realtà riconoscibile e vivibile. Il massimo sviluppo di questo genere pittorico è avvenuto all’interno della grande corrente razionalista dell’Illuminismo, con il Romanticismo e i primi decenni dell’Ottocento ha poi esaurito la sua funzione storica. Ha avuto in Italia interpreti famosi come Canaletto, Luca Carlevarijs, Francesco Guardi, Antonio Joli, Michele Marieschi, Jacob Philipp Hackert, Hendrik Frans van Lint, Gaspar van Wittel. Proprio in Italia ebbe il suo naturale sviluppo, tanto da far dire ad Hackert: Solo nella bella Italia un paesaggista vive nel suo elemento.

    Alla fine del Settecento gli inglesi sostennero quanto fosse importante visitare l’Italia, specialmente per gli artisti. Nata intorno alla metà del XVI secolo, la tradizione del Gran Tour abbraccia tutto il Settecento e metà dell’Ottocento. In questi secoli, si diffuse soprattutto presso i giovani nobili il costume di visitare le più illustri capitali d’Europa, sostandovi per studio e per diletto, frequentandovi la migliore società, ma non disdegnando di calarsi talvolta anche nella genuina realtà popolare. Tappa privilegiata era l’Italia, con le sue bellezze monumentali, la varietà del paesaggio naturale e la mitezza del suo clima mediterraneo. Questo clima accompagnò la nascita della famosa opera di Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia.

    Quando nell’ultimo quarto del XVIII secolo Hackert giunse a Napoli, le condizioni della pittura di paesaggio, vivificate da numerose presenze straniere, erano in pieno rigoglio. Benché nato in Germania, Hackert, la cui arte conserverà indelebili i segni del suo originario naturalismo nordico, resta, nella storia della pittura di paesaggio, legato più alla storia della pittura di paesaggio italiana, e per essa alle scuole romana e napoletana, che non a quella tedesca.

 

Foto 1 – J. P. Hackert, Paesaggio vicino Persano, Vista sul Sele e sui Monti Alburni, 88,8×65,5 cm, 1788, Collezione privata Koller, Zurigo

 

Foto 2 – Decreto di Ferdinando II di Borbone, 1832, 25×40 cm. Archivio Giovanni Pisano

Foto 3 – Viaggio da Napoli a Messina, 1785

Archivio Nino Bassi

HACKERT – Copia

Foto 4 – J. P. Hackert, Veduta di Auletta, 69,8x47cm, 1795, Collezione disegni dell’Hamburger Kunsthalle, Museo di Amburgo

Foto 5 – Veduta di Auletta, da via Santa Barbara, 2022

 

Foto 6 – J. P. Hackert, Inverno, Caccia nella riserva di Persano e vista sugli Alburni, 97,9×74,7 cm, 1784/85, Museo Nazionale Norimberga

 

 

Foto 7 – J. P. Hackert, Veduta di Persano, 47,5×70 cm, 1782, Palazzo Reale, Caserta

Foto 8 – J. P. Hackert, Presso Persano, 51,3×65,5 cm, 1782, Biblioteca Albertina, Vienna

 

Foto 9 – Ortofoto del centro abitato di Auletta

Tratta dal Geoportale della Provincia di Salerno

 Le frecce indicano il Castello marchesale e la chiesa San Nicola di Mira

 

Bibliografia:              

  • 1, Costabile Cerone, P. Hackert – Paestum e Persano nel Regno di Napoli, Paestum Arte, I Quaderni, 2022;
  • 2, Johann Wolfgang Goethe, Philipp Hackert, la vita, Ed. E.S.I., Napoli, 1988, p.146;
  • 3, Vittorio Gleijeses, Castelli in Campania, Ed. La Botteguccia, Napoli, 1993, p.179;
  • 4, Giuseppe Barra, Auletta e i suoi signori, Ed. Poligraf Arti Grafiche, Salerno, 1993, p.54;

 

Serre, lì maggio 2022                                                            

                                                                                                                    arch. Giovanni Pisano            

                                                                                                                  pisanoarchitetto@gmail.com

                                

 

 

 

                                                                                

 

A Carditello presentati gli ultimi nati della Razza persano

Posted by on 13:22 in Eventi, Notizie | 0 comments

A Carditello presentati gli ultimi nati della Razza persano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Antonino Gallotta Foto di Maria Magrini

Ci tenevamo particolarmente a partecipare alla giornata dedicata alla presentazione dei puledri ultimi nati dell’allevamento del cavallo Persano, organizzata dal proprietario dr.  Alduino di Ventimiglia Monteforte Lascaris, nella sede operativa  locata  nei  saloni   della  Reggia  di Carditello .

Sono apparsi evidenti i tratti fenotipici nei soggetti di due e tre anni che hanno animato la giornata primaverile, esaltando le qualità negli appiombi e nella corsa, lungo il prato antistante l ‘ antica reggia borbonica. 

In evidenza i soggetti a mantello grigio, da sempre espressione di caratterizzazione della razza, provenienti dagli stalloni ultimi immessi nella mandria, scelti in base ai principi irrinunciabili del patrimonio genetico, attraverso la sintesi dell’osservazione e dello studio.  Le stesse funzioni avvenivano a Persano e, forti della nostra memoria, abbiamo rivissuto i passaggi funzionali che ivi si esplicavano. 

Cavalle al pascolo

Posted by on 22:07 in Notizie | 0 comments

Cavalle al pascolo

Di Antonino Gallotta

“Vai, metti gli stivali di cuoio, monta Vangola e gira le puledre di tre anni che stanno in

fondo al parco”.

Era un’operazione che veniva fatta tutti i giorni. A sera rientravano nel capannone per

 trascorre la notte. Franceschino Raso sapeva del mio desiderio di montare

a cavallo e aveva già provveduto a “vestire” Vangola, la cavalla di servizio veloce e sicura,

1\2 sangue inglese da Lautarus e Mangola.

Le puledre attendevano in fondo al parco, sotto gli alberi, ed erano impazienti   di 

lanciarsi al galoppo a coprire i duemila metri di distanza che le separavano dal grosso

padiglione, ove di solito trascorrevano la notte. Inoltre nel padiglione consumavano la

razione di biada (tre kg a testa) e 4 la balle di fieno sistemate nelle greppie in alto lungo la

 filiera delle mangiatoie.

Velocemente riducevo di un altro punto la cinghia della sella di batteria e incitavo Vangola 

lungo la discesa di Mena Nova verso il gruppo in attesa.

Le puledre, allineate testa-coda, attendevano il segnale per il rientro alla base.

La capo puledre Reziosa grigia da Tancredi e Leziosa, inarca le reni, scuote la coda, 

lancia un nitrito e segnala la partenza alle compagne.

In ordine, in fila per due, percorrono a velocità sostenuta la distanza lungo la staccio-

nata, nel sentiero infilato tante volte al galoppo di volata.

Vangola risentiva dell’atmosfera da “corsa” e nonostante la trattenessi, si lanciava al

galoppo arrivando prima del gruppo al cancello d’ingresso.

Ringraziamo Antonino Gallotta, Presidente onorario di Persano nel Cuore che ci ha fatto ricordare, rivivere o solo immaginare una galoppata in quel magico posto che ci portiamo nel cuore.

La recondita armonia di Persano

Posted by on 01:30 in Notizie | 0 comments

La recondita armonia di Persano
La meravigliosa voce di Giuseppe di Stefano e l’immortale musica di Giacomo Puccini ci accompagnano alla scoperta della… recondita armonia di Persano.
Clicca QUI

Antonio Magrini nuovo presidente di Persano nel Cuore

Posted by on 13:05 in Notizie | 0 comments

Antonio Magrini nuovo presidente di Persano nel Cuore

L’assemblea ordinaria dei soci del 4 dicembre 2021 indetta per il rinnovo delle cariche sociali, ha confermato il direttivo in carica il quale, in successiva riunione, ha eletto all’unanimità Antonio Magrini presidente e Antonino Gallotta, presidente uscente, Presidente onorario. L’attuale consiglio direttivo è così composto: Antonio Magrini presidente, Antonino Gallotta presidente onorario, Alessandra Gallotta segretaria, Fausto Bolinesi, Maria Rosara Cusati.

Ritorno a Persano

Posted by on 23:21 in Notizie | 0 comments

Ritorno a Persano

Di Fausto Bolinesi

Ci siamo, finalmente! Dopo oltre due anni. Ci torniamo con tutte le precauzioni che la situazione di pandemia richiede, ma con il vantaggio che in realtà noi già in epoca pre-Covid contingentavamo gli ingressi fornendo ai militari addetti al controllo l’elenco nominativo dei partecipanti e il numero di targa delle loro auto. Grazie alla loro professionalità e alla loro cortesia abbiamo organizzato e realizzato insieme, in perfetta collaborazione, eventi che hanno sempre avuto successo. Sarà così, ne siamo certi, anche il prossimo diciotto dicembre quando, grazie alla riconosciuta bravura dei nostri amici musicisti che già si sono esibiti in questo luogo magico, vivremo intense emozioni in una serata che sarà anche l’occasione per dare il nostro benvenuto al nuovo comandante del Reggimento logistico “Garibaldi”, il colonnello Gianluca De Matteis e di salutare il comandante del Presidio militare di Persano, il colonnello Fausto Troisi, senza la cui disponibilità e sensibilità non avremmo mai potuto realizzare quanto di buono siamo riusciti a fare fino ad oggi. Ci dispiace che, causa pandemia, siamo stati fermi due anni, proprio il periodo nel quale al comando del “Garibaldi” c’è stato il colonnello Fabio Nagni con il quale si era stabilito un rapporto di reciproca stima e simpatia e siamo certi che, se avesse potuto, avrebbe continuato nella strada aperta dai suoi predecessori che non possiamo dimenticare e che noi consideriamo presenti e seduti in prima fila ad ogni evento da noi organizzato: il colonnello, oggi generale, Carmine Ferrante e il colonnello Stefano Capriglione. Un contributo fondamentale alla riuscita delle manifestazioni lo hanno dato i sottufficiali Alberti, D’Andrea e D’Argenio, oltre che il luogotenente Ulturale, che ci sono stati vicini e con i quali si è instaurato anche un rapporto di amicizia, come ci sono i presupposti che si instaurino anche con il luogotenente Chiaino. Vorremmo comunque ringraziare a uno a uno tutti i militari impegnati nella sorveglianza negli eventi da noi organizzati, dagli addetti al controllo all’ingresso del comprensorio, a quelli all’ingresso del palazzo reale. Lo ammettiamo, il nostro è un grazie interessato perché sappiamo che sorvegliando Persano, il suo Palazzo reale è come se sorvegliassero la nostra casa. Anzi, il nostro cuore.

 

Ricordiamo che per accedere nel comprensorio, oltre a mettere in atto le altre misure di prevenzione, dovrà essere esibito il GREEN PASS CARTACEO. Per prenotarsi, comunicare entro il giorno 8 dicembre i nominativi dei partecipanti ed il numero di targa e tipo dell’autovettura ai seguenti numeri (anche con messaggio whattsapp) : 3343037435 (Maria Rosaria Cusati) e 3386019399 (Alessandra Gallotta).

In alternativa si può inviare una mail all’indirizzo della nostra associazione: persanonelcuore@gmail.com

“Persano nel Cuore” ha incontrato il Colonnello Gianluca De Matteis nel… cuore di Persano

Posted by on 17:03 in Notizie | 0 comments

“Persano nel Cuore” ha incontrato il Colonnello Gianluca De Matteis nel… cuore di Persano

Di Fausto Bolinesi

Due settimane fa abbiamo concluso il commento alla visita guidata agli scavi archeologici e al museo di Paestum che la nostra Associazione aveva organizzato avvalendosi di una guida di eccezione quale la dottoressa Marina Cipriani, già direttrice degli stessi, scrivendo che, dopo la forzata sosta dovuta alla pandemia di Covid, avevamo riacceso i motori e presto avremmo ingranato la marcia. Bene, il cordiale, proficuo incontro che abbiamo avuto oggi con il Colonnello Gianluca De Matteis, Comandante del Reggimento Logistico “Garibaldi” ed il suo aiutante, il luogotenente Ezio Chiaino, è servito non solo a “ingranare la marcia”, ma a definire i tempi e le modalità del percorso che intendiamo fare. Pur non venendo ovviamente meno agli obblighi militari, come con i precedenti, è stato confermato l’impegno dell’attuale Comandante, rivelatore di grande sensibilità, per la salvaguardia del nostro patrimonio storico, architettonico e in ultima analisi culturale che è lo scopo anche della nostra Associazione. Questa unità di intenti ci fa ben sperare che, Covid permettendo, riusciremo a dar vita ad eventi e manifestazioni nelle quali, come nel passato, si fonderanno bellezza, eleganza, interesse ed emozioni. E’ il nostro modo per onorare Persano e il simbolo che lo rappresenta: quel Palazzo reale che non è nei nostri cuori, ma il nostro cuore.

Giuseppe Gibboni, figlio di Daniele nostro socio onorario, vince il prestigioso Premio Paganini

Posted by on 20:43 in Notizie | 0 comments

Giuseppe Gibboni, figlio di Daniele nostro socio onorario, vince il prestigioso Premio Paganini

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Con immenso piacere abbiamo accolto la notizia della vittoria del giovane violinista Giuseppe Gibboni alla cinquantaseiesima edizione del Premio Paganini, un prestigioso concorso internazionale che si svolge a Genova e che da ventiquattro anni non vedeva un italiano vincitore. Giuseppe è figlio d’arte dal momento che suo padre, Daniele, socio onorario di “Persano nel Cuore”, è un apprezzato violinista e la madre, Gerardina Letteriello, una valente pianista. Anche le due sorelle suonano il violino, tanto che questa famiglia di artisti si esibisce anche come “Famiglia Gibboni” e come tale è stata protagonista di due memorabili serate organizzate da “Persano nel Cuore” nel cortile prima e nel salone d’onore poi del Palazzo reale il 17 luglio e il 3 dicembre 2015. A Giuseppe, da parte della nostra Associazione, le congratulazioni e l’augurio di sempre maggiori successi. Congratulazioni che si estendono ai genitori che sicuramente hanno avuto il merito di trasmettere, non solo con il DNA, ma con l’esempio e l’educazione, l’amore per la musica e quella modestia e umanità che abbiamo avuto modo di apprezzare in loro.

Visita al Parco archeologico di Paestum con una guida di eccezione

Posted by on 11:21 in Notizie | 0 comments

Visita al Parco archeologico di Paestum con una guida di eccezione

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Quando, visitando un museo o un parco archeologico con una guida, si conoscono nuovi reperti e, soprattutto, si ha l’impressione di scoprire per la prima volta monumenti che si pensava di conoscere bene, vuol dire che la guida è una persona speciale. E infatti una guida speciale domenica 17 ottobre ci ha accompagnati negli scavi archeologici di Paestum e nel museo: Marina Cipriani, già direttrice della stessa area archeologica. Non potevamo riprendere nel modo migliore la nostra attività dopo quasi due anni di fermo a causa della pandemia di Covid. Per la verità siamo stati sollecitati a farlo dalla nostra attivissima socia Marilena Tiso, il cui contagioso entusiasmo riesce a farci conoscere sempre nuove, belle persone. Come al solito abbiamo affidato l’organizzazione di questo tipo di eventi alla nostra Maria Rosaria Cusati la quale ha evidentemente qualche tacito accordo con una entità superiore, che nel caso particolare potrebbe essere stato Poseidone o Zeus, perché siamo sempre incappati in giornate miti e soleggiate e, anche quando sembrava che ci potesse essere qualche contrattempo, alla fine tutto è filato liscio. L’affollamento all’ingresso degli scavi per ritirare i biglietti, infatti, ha fatto temere che si perdesse troppo tempo e invece, grazie anche alla bravura della nostra guida d’eccezione Marina Cipriani, ci siamo ritrovati tutti in perfetto orario al ristorante, per la parte gastronomica della giornata, dopo quella culturale. Qui, alla fine del pranzo, ci sono stati tre brindisi: uno di ringraziamento e due augurali. Con il primo “Persano nel Cuore” ha voluto ringraziare Marina Cipriani per la sua disponibilità a farci da guida nella giornata e per l’onore di averci fatto diventando nostra socia. A lei il piccolo, simbolico omaggio di alcune pubblicazioni di nostri soci. I brindisi augurali sono stati per la nostra Alessandra Gallotta e per il nostro fedele socio Garardo Quaglia. Alessandra ha superato brillantemente un problema di salute che ha avuto però il merito di farla smettere di fumare, speriamo definitivamente. Gerardo, che non è mai mancato ai nostri appuntamenti, ha voluto festeggiare il suo onomastico offrendo i dolci di fine pasto. Una bella giornata, insomma, come le tante che abbiamo vissuto da quando, oltre dieci anni fa, è nata la nostra Associazione. Come detto all’inizio, è stata la giornata della ripartenza dopo la forzata sosta dovuta al Covid. Abbiamo riacceso i motori: fra poco ingraneremo la marcia.