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Presentato a Serre il libro di Vitantonio Raso “La bomba umana”

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Presentato a Serre il libro di Vitantonio Raso “La bomba umana”

Doveva essere la semplice presentazione di un libro, ma è diventato un vero e proprio evento culturale di grande interesse. E non poteva essere altrimenti, visto che, tra gli altri, erano stati invitati docenti universitari e magistrati i cui interventi sono stati vere e proprie lezioni di storia contemporanea, di diritto e di poesia. Le vicende raccontate nel libro di Vito Raso, infatti, ci riportano ad un periodo drammatico della nostra cosiddetta Prima Repubblica, così bene descritto dal Prof. Guido D’Agostino nel suo articolato intervento, culminato con l’omicidio di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse. E si è riproposto il dibattito sulla opportunità o meno di cedere al ricatto di queste ultime per cercare di salvare la vita dello statista democristiano: Carmine Olivieri, Sostituto Procuratore della Repubblica di Salerno, ha motivato le sue ragioni per il sì alla trattativa, mentre il Procuratore della Repubblica di Salerno Franco Roberti ha spiegato i motivi per cui lo Stato non può scendere a patti con la delinquenza, sia politica che comune. Il Prof. Rino Mele ha letto, trasmettendone l’intensa emozione, alcune poesie del suo libro, oramai introvabile, “Il corpo di Moro” prima che prendesse la parola Vito Raso, che ha raccontato ad una attenta platea alcuni retroscena del ritrovamento del corpo di Aldo Moro. All’inizio della manifestazione hanno portato il loro saluto il parroco di Serre Don Angelo Fiasco, il Presidente dell’Associazione “Persano nel Cuore” Antonino Gallotta. che ha sottolineato come Vito fosse legato a Persano e al mondo del cavallo, e il Vice Sindaco di Serre Antonio Opramolla che ha letto un messaggio del Sindaco, Franco Mennella, impossibilitato ad essere presente per motivi di salute (e per il quale dalla platea si è levato un applauso augurale). Una serata intensa, interessante, colta, condotta da par suo dal giornalista televisivo Enzo Landolfi, ma la cui realizzazione è stata possibile soprattutto grazie all’impegno dell’architetto Santino Campagna che, tranne che suonare la chitarra alla fine della manifestazione, si è occupato praticamente di tutto diventando all’occorrenza tecnico del suono, delle luci, addetto stampa, addetto alla pubbliche relazioni e anche presentatore.

Il 16 giugno a Serre un importante appuntamento: la presentazione del libro di Vitantonio Raso “La bomba umana”

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Il 16 giugno a Serre un importante appuntamento: la presentazione del libro di Vitantonio Raso “La bomba umana”

Cresce l’attesa per un avvenimento che si preannuncia molto interessante: Vitantonio Raso, il sottufficiale artificiere che aprì l’auto in cui le Brigate rosse fecero trovare il cadavere di Aldo Moro, presenterà il libro “La bomba umana”  in cui racconta quelle drammatiche vicende che lo videro protagonista. Riproduciamo la locandina con il programma della serata e alcuni articoli di quotidiani che si sono interessati alla vicenda. Pubblichiamo anche una recente foto di Vito(antonio), nostro conterraneo e socio di “Persano nel Cuore”, che si è incontrato con noi in occasione del convegno tenutosi a Firenze “I grandi cavalli del passato nei ricordi dei grandi cavalieri” al quale la nostra associazione ha partecipato. Appuntamento, dunque, sabato 16 giugno alle ore 19,00, nell’auditorium comunale di Serre!

Al centro della foto Vitantonio Raso (Vito per gli amici)

Con “Persano nel Cuore” all’80° Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma

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Con “Persano nel Cuore” all’80° Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma

Se per ogni musulmano è obbligatorio almeno una volta nella vita il pellegrinaggio alla Mecca, per chi ama il cavallo e il suo mondo è auspicabile, se non imperativo, assistere almeno una volta nella vita al tradizionale Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena a Roma. Ed è ciò che abbiamo fatto domenica 27 maggio. Che non è, e non sarà certo, la domenica più importante della nostra vita, ma neanche una giornata qualunque perché abbiamo assistito, ma sarebbe più corretto dire “partecipato”, ad uno spettacolo sportivo di altissimo livello considerata la presenza di campioni internazionali e “ori” olimpici, e all’emozionante e suggestivo Carosello storico dei Carabinieri in un contesto letteralmente intriso di fascino, di storia e di eleganza. A questo si aggiunga la presenza, oltre che di Mauro Checcoli, vincitore di due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo, di due leggende viventi dell’equitazione: i fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo. Dicevamo di un contesto affascinante, ricco di storia ed elegante. Mentre è facile intuire a cosa ci riferiamo con i primi due termini, considerando che la manifestazione si è svolta a Villa Borghese a Roma, vogliamo precisare che quando parliamo di eleganza, non ci riferiamo certo all’abbigliamento o al portamento del pubblico, ma all’eleganza che possiede, che emana e che contagia un cavallo quando è ben condotto da un cavaliere o da una amazzone. Un modello di eleganza che abbiamo inventato e costruito negli anni passati noi italiani e che gli stranieri giustamente e intelligentemente hanno fatto loro. Un vero e proprio patrimonio culturale che l’insipienza, l’ignoranza e la cafonaggine di politici nostrani ha dilapidato non rendendosi conto che stavano distruggendo anche un patrimonio economico. Queste amare considerazioni, temperate dalla speranza che forse siamo ancora in tempo a salvare “il mondo” del cavallo, non hanno comunque intaccato la soddisfazione di poter dire “io c’ero” a proposito di una giornata della quale proponiamo le istantanee che seguono.


Fine

3^ Tappa del Campionato Regionale del Tirreno: le immagini e le classifiche

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3^ Tappa del Campionato Regionale del Tirreno: le immagini e le classifiche

Domenica 20 maggio, nel campo ostacoli presso Villa Salati a Paestum, si è svolta la 3^ prova del “Campionato Regionale del Tirreno – sef-italia” di salto a ostacoli riservato alle categorie: Primi passi (gimkana barriere a terra, bidoni, corridoio, spostamento oggetto, serpentina, slalom), Jump 40 : n.8 ostacoli h. 40, categoria bassa: n. 10 ostacoli; h. 70-80 cm categoria media: n. 10 ostacoli; h. 100-110 cm, categoria alta: n. 10 ostacoli; h. 115 – 125 cm. Alla manifestazione hanno partecipato i centri FM TEAM HORSE –Pontecagnano , L’OLMO EQUITAZIONE NATURALE – Capaccio, A.S.D. KELES – Cava de’ Tirreni, A.S.D CTE BATTAGLIESE – Ascea, TENUTA SERPICO – Sorbo serpico, A.S.D CTE BATTAGLIESE, LA REAL RAZZA – Paestum, LE TRE TORRI – Altavilla Silentina. Era presente l’assessore alla cultura e istruzione del Comune di Capaccio, il Dr Eustachio Voza, che ha premiato i concorrenti.

LA GARA


I partecipanti

CAT. PRIMI PASSI

CAT. JUMP 40

CAT. BASSA

CAT. MEDIA

Le classifiche

CLASSIFICA CAT. primi passi

CLASSIFICA CAT. BASSA

CAT. JUMP 40

CLASSIFICA CAT. MEDIA

CLASS CAT. ALTA




“Persano nel Cuore” alla presentazione del libro di poesie “Ti offro le mie parole”

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“Persano nel Cuore” alla presentazione del libro di poesie “Ti offro le mie parole”

Sabato 19 maggio nella Scuola Secondaria di Olevano sul Tusciano è stato presentato il libro di poesie “Ti offro le mie parole” di Giuseppe Salzano. La nostra Associazione era presente ufficialmente nella persona del suo presidente, Antonino Gallotta, autore della prefazione del libro (per visualizzarla clicca qui). Hanno introdotto la manifestazone Adriano Ciancio, sindaco di Olevano sul Tusciano e Giovanni Agosto, assessore alla cultura dello stesso comune, mentre hanno portato il loro saluto il consigliere provinciale Massimo Cariello e il dirigente scolastico Dario Palo. Sono intervenuti Giuseppe Barra, presidente del Centro Culturale “Studi storici”, il critico letterario Angela Furcas, il colonnello Sergio Cuofano, già comandante del Comprensorio Militare di Persano e, come detto, il presidente di “Persano nel Cuore” Antonino Gallotta. Filomena De Gennaro, del “Centro Culturale “Studi Storici”, ha declamato alcune poesie del volune, tra le quali “Reuro” (per visualizzarla clicca qui) uno dei primi due cavalli (Vedi) che la nostra Associazione è riuscita a riportare nella loro terra di origine.

“Persano nel Cuore” presente a Salerno al Concorso Ippico Nazionale di Salto Ostacoli dal 3 al 6 maggio 2012 e a Paestum alla Prima Tappa del Campionato Regionale Cross Country Derby

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“Persano nel Cuore” presente a Salerno al Concorso Ippico Nazionale di Salto Ostacoli dal 3 al 6 maggio 2012 e a Paestum alla Prima Tappa del Campionato Regionale Cross Country Derby

La prima serie di foto che pubblichiamo sotto, si riferisce alla gara regionale di Cross Country Derby che si è svolta nel parco di Villa Salati a Paestum nell’incantevole scenario dei templi. La scelta delle immagini è puramente casuale ed esse si riferiscono solo alle gare che si sono svolte al mattino. Le foto relative al Concorso Ippico di Salerno, si riferiscono alla gara di 140 cm che si è svolta il pomeriggio del 6 maggio.

Per visualizzare la classifica della gara di Cross Country clicca Qui

Dalla Grecia… la storia di un cavallo Reale!

Posted by on 16:59 in Notizie | 0 comments

Dalla Grecia… la storia di un cavallo Reale!

Nel novembre 2010 “Persano nel Cuore” ha partecipato ufficialmente a “Fieracavalli” (vedi), la manifestazione internazionale sul mondo equestre che si tiene annualmente a Verona. Tra i tanti contatti che in quella circostanza i nostri rappresentanti hanno avuto, c’è stato anche l’incontro con Teodoro Sdroulias, un giornalista greco che è rimasto evidentemente colpito dalla storia del cavallo Persano. Tanto da scrivere un articolo su una rivista che ci ha poi inviato, accompagnandola con un biglietto in cui, tra l’altro, scrive testualmente: “Ho fatto una presentazione del vostro cavallo perché considero che è veramente un cavallo reale… per me sarà un onore al livello giornalistico di presentarlo in tutto il mondo “. Riproduciamo la copertina del periodico illustrato e l’articolo con la sua traduzione in italiano.

La storia di un cavallo reale

La storia coinvolgente di un cavallo: dalle stalle reali al grande aviatore Baracca ed in seguito alla Ferrari. L’aviatore Baracca “innamorato” del cavallo, lo mise come emblema sul suo aeroplano. La madre di Baracca conobbe Enzo Ferrari e gli chiese di porre il cavallo come emblema sulla sua macchina per ricordare la memoria del figlio, come poi avvenne. Il Persano divenne simbolo della storia italiana. La razza reale Persano è una razza che iniziò dalle stalle reali delle Due Sicilie. Sembra che il re spagnolo Carlo III nel 1763 conoscesse le qualità di questo cavallo e fosse riuscito a portarne parecchi in Spagna per incrociarli con alcune cavalle spagnole. Nel 1874 le stalle di Persano vennero chiuse e il numero dei cavalli diminuì drammaticamente. Nel 1900 il governo decise di ricostituire la razza, sapendo che il re Vittorio Emanuele aveva nella sua reggia cavalli di questa razza di cui si conoscevano le qualità di questo cavallo, tanto è vero che prese parte a numerose battaglie arrivando fino in Russia. Si è sempre dimostrato cavallo di elevate caratteristiche tecniche e non è un caso che primeggiò nell’ippica come il cavallo migliore. Dopo la seconda guerra mondiale si salvarono 245 cavalli di questa razza e vennero assegnati tra le file dell’Esercito a Grosseto. Un certo numero passò in mani private. “Tuttavia” alla fine si è assistito ad un grande tentativo per salvarli. A luglio 2010 il cavallo è ritornato a Persano e a Novembre 2010 ha fatto la sua apparizione alla mostra di Verona. Noi abbiamo avuto il piacere e l’onore di parlare con i proprietari e di conoscere questa grande storia.

(Traduzione a cura di Danilo Cuoco)

A proposito di “cavallo Reale”, riportiamo un articolo del nostro presidente Antonino Gallotta, già pubblicato su”Il Giornale di Budapest”

Quando, con atto n° 121 del Giornale Militare del 1900, fu ricostituita la Razza Governativa di Persano, antico Sito Reale Borbonico in provincia di Salerno, alla dirigenza militare si presentò il problema della scelta dei riproduttori di qualità, al fine di ottenere l’equide giusto al fabbisogno della nazione. La commissione preposta ad individuare sul mercato i soggetti confacenti, scoprì ai confini  con l’Austria  alcuni prodotti nati a Babolna, fra i quali Dsingiskan, stallone a 3/4 di sangue orientale, di impronta shagya, e fattrici del tipo Mersuck, dalla forte intelaiatura scheletrica, sostenuta da robusti fasci muscolari. Il razzatore Dsingiskan, discendente diretto del capostipite O’Bayan e di una fattrice indigena ungherese di antica stirpe , fu padre di numerosa prole. I nati da questa linea di sangue si sono distinti nelle pratiche sportive e nell’assolvere l’impegno presso i reggimenti ippomontati , con i soldati di leva, gli ufficiali e sottufficiali in servizio permanente effettivo. Da questa fonte genetica Persano ha ricavato i migliori esemplari, fra i quali Mago e Farfallino, ancora presenti nei tratti salienti in alcuni prodotti in allevamento. Una commissione tecnico-politica, guidata dal Ministro dell’Agricoltura Tassinari, negli anni ’30, concluse contratti vantaggiosi, sia per l’Italia che per l’Ungheria. Furono portati a  termine  anche accordi in merito alla disponibilità italiana ad accogliere ufficiali  di cavalleria ungheresi , desiderosi di frequentare la Scuola Speciale di Pinerolo, ove il nostro Capitano Federigo Caprilli aveva ideato un nuovo sistema di equitazione naturale, che riguardava sopratutto i militari , a tutti i livelli , in grado di sviluppare a cavallo atteggiamenti redditizi , tenendo conto della preparazione degli effettivi da impiegare su terreni vari, a volte sconosciuti. In quegli anni frequentarono l’Accademia di cavalleria circa 150  ufficiali provenienti da 33 nazioni. Ancora oggi il metodo Caprilli è riconosciuto ikl più valido, basato su una istruzione che pone il cavaliere intelligente a supportare le caratteristiche del cavallo, superando l’incompatibilità  assiomatica insita  nella equitazione classica di un tempo. Interprete eccezionale fu un ufficiale ungherese, Bartalan de Nemety, nativo di Gyor, in seguito istruttore negli Stati Uniti di vaste schiere di cavalieri di concorso ippico, impegnati alle Olimpiadi e ai Campionati del Mondo. La presenza degli italiani nell’ambiente ungherese ha contribuito a facilitare l’approccio verso il delicato equilibrio  della espansione dello sport ippico internazionale, pur in presenza di moduli di contrasto per le caratteristiche dei popoli e culture differenti. La collaborazione tra i tecnici dei due paesi si estese anche nella valutazione delle performances funzionali dei riproduttori, in grado di identificare la loro potenza ereditaria. Il tipo Shagya per l’elegante e distinta conformazione della struttura produce equidi versati sia per l’uso a tiro rapido leggero per l’artiglieria che per la sella , a beneficio dei lancieri. Il Mersuck veloce e resistente ha contribuito nel tempo, su alcune linee della razza di Persano,  a fissare omogeneità morfologiche e  larghi diametri. I cavalli della pusta, avvantaggiati dalla vita allo stato brado, hanno permesso agli  atleti ungheresi di raggiungere risultati lusinghieri, in particolare quando essi si giovarono delle esecuzioni  loro insegnate a Pinerolo e Tor di Quinto, le nostre Scuole di equitazione. Gli ufficiali ungheresi furono i migliori allievi stranieri , in possesso di senso del cavallo non comune.  Anche lo stile di cavalcare delle amazzoni era motivo di meraviglia, in particolare quando gareggiava la Baronessa Dieda Berg che dava del filo da torcere alla nostra Duchessa di Morignano allora in auge come migliore interprete della tecnica del salto a mostacoli con la sella ad inforcatura laterale, tipica delle amazzoni di rango. In quegli anni richiamati prima esisteva in Budapest ” L’Hungarian Polopony Association” che aveva l’attenzione dei migliori giocatori europei di Polo, che venivano a visitare e a scegliere i migliori soggetti allevati dal Regio Governo Ungherese. Alcune puntate erano riservate all’allevamento di Kisber, organizzato da un elegante stuolo di Signore, e alla pusta di Mezòhegyes, ove vi erano concentrati soggetti di superiore qualità provenienti dalla Germania, dalla Moldavia, dalla Croazia, dal Mecklemburg, dalla Spagna e dal Napoletano. Nei periodi di massima produzione vi lavoravano 800 individui, distinti nelle diverse mansioni. I cavalli maschi , non adibiti alla riproduzione, venivano assoggettati alla castrazione, al taglio della coda ed al marchio, nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge. In occasione della visita che facemmo a Babolna circa 3 anni fa, avemmo modo di ammirare il gruppo di stalloni, circa 70, ultimi rappresentanti del sangue pregiato di antiche razze, che hanno dato lustro all’epoca d’oro della cavalleria. Le  strutture equestri di  Babolna, nella loro bellezza e maestosità, cercano di contrapporsi alla potenza dei motori, richiamando in vita le attività inerenti al ciclo del cavallo. Il museo attiguo alle scuderie, con le sue foto d’epocam, gli arnesi da lavoro, il settore selleria , le matricole dei cavalli importanti, i maneggi rettangolari sono a testimoniare un passato di gloria  e di impegno civile, ricordando ai posteri che l’equitazione è un esercizio fisico quasi perfetto al quale si unisce splenditamente l’allenamento psichico e morale che plasma lo spirito e l’anima  della gioventù e non solo, irrorando di benefici impulsi il cuore e il corpo umano.

Antonino Gallotta


14 aprile 2012: “Persano nel Cuore” a Roma al Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica

Posted by on 18:19 in Persano nel Cuore... del mondo | 0 comments

14 aprile 2012: “Persano nel Cuore” a Roma al Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica

Le previsioni meteo prevedevano tempo pessimo. In realtà, più che tempo pessimo, che comunque bello non è stato, pessimistiche si sono rivelate le previsioni e bene abbiamo fatto a non lasciarci scoraggiare (ma ci voleva ben altro) e a recarci a “RomaCavalli”, il Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica che si tiene alla Fiera di Roma. Le foto che pubblichiamo, con qualche giorno di ritardo per motivi tecnici, documentano solo in parte vari momenti dell’intensa giornata che ha permesso alla nostra Associazione, nella persona del suo presidente Antonino Gallotta, del quale pubblichiamo un  commento alla giornata,  di consolidare antichi rapporti e stringerne nuovi con funzionari e tecnici di Enti o Associazioni della Campania e di altre regioni.

Il 14 c.m. alcuni componenti del C.D. della nostra Associazione si sono recati a Roma, per partecipare all’annuale rassegna di ” Roma Cavalli “. Nei padiglioni espositivi, dedicati ai vari segmenti delle moderne attività equesteri, si sono sviluppati incontri e allacciati nuovi rapporti , inerenti al percorso tematico che è ritenuto prioritario da parte di questo Consiglio. Si è ancora una volta sottolineata la collocazione della festa del cavallo in un’area strategica dell’Italia, in simbiosi con le altre manifestazioni a carattere internazionale che si tengono, in epoche scelte, a Verona (mese di Novembre), a Milano (mese di Marzo), a Città di Castello ( mese di Settembre ). Nel recinto del complesso n.6 abbiamo assistito ad una ripresa tutta Campana con la presenza del Nobile cavallo Napoletano di Giuseppe Maresca, in lavoro alle redini lunghe, dello stallone di linea ” ONIA ” , carico delle virtù genealogiche del PERSANO che ricordiamo noi, avvezzo da sempre al gioco col falco, della scuola Federiciana, nella continuazione di Alduino di Ventimiglia. I soggetti presentati dal Corpo Forestale dello Stato , pur essendo stati dichiarati Persano, ci sembravano più che altro derivati da stalloni salernitani operativi alcuni anni fa, ( M. Sole Mio, Toscanini, Scirocco, Fronda da cui Cimafronda). L’idea sorge spontanea : ma perchè al Sud non riusciamo a pensare ad una struttura di questo tipo? Le 3 razze più importanti d’Italia hanno avuto origine in Campania, con irradiazione in tutto il Sud. Nel momento particolare che stiamo vivendo , una scelta di questo tipo potrebbe coniugare varie esigenze, in particolare contribuire a spegnere la sete di posti di lavoro per i giovani. Ci riteniamo disponibili ad affrontare giudizi, richiamandoci alla nostra storia di conservatori di tradizioni e propugnatori di attività connesse. La visita è proseguita verso gli altri padiglioni , ove abbiamo ammirato le varie Associazioni di monta da lavoro, i butteri della maremma toscana e laziale e gli amanti del cavallo arabo. Un tempo speciale lo abbiamo dedicato agli stand delle varie regioni , in particolare la Sardegna , che presenta ancora equidi a struttura complessa sull’anglo arabo. I padiglioni delle attrezzature equestri, le carrozze d’epoca, la notevole editoria con i convegni a latere, i Lancieri di Montebello, ci hanno fatto vivere momenti ricchi di contenuti a conforto di una giornata di pioggia.

Antonino Gallotta

Con “Persano nel Cuore” alla World Series di America’s Cup a Napoli

Posted by on 23:47 in Persano nel Cuore... del mondo | 0 comments

Con “Persano nel Cuore” alla World Series di America’s Cup a Napoli

“Persano nel Cuore” era presente a Napoli in una postazione particolare ed esclusiva nella seconda giornata delle World Series d America’s Cup di vela. Le pessime condizioni meteorologiche non ci hanno impedito di essere presenti anche nell’ultima giornata  della competizione velica che ha visto il trionfo di  “Luna Rossa”. Come il solito, pubblichiamo le immagini a beneficio di tutti i visitatori del nostro sito, ma soprattutto per i soci che vivono lontano..