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Visita all’Abbazia di Casamari: una giornata fortunata

Posted by on 22:08 in Eventi | 0 comments

Visita all’Abbazia di Casamari: una giornata fortunata

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Abbiamo avuto al tempo stesso la fortuna di avere come guida proprio il Padre Abate, Silvestro Buttarazzi, e la sfortuna di una visita più breve di quanto noi desiderassimo e l’abbazia meritasse perché l’Abate è stato impegnato nella celebrazione della messa. Messa, peraltro, celebrata in latino e che in quell’abbazia risalente al milleduecento ha rivelato o risvegliato emozioni e suggestioni difficili da descrivere, ma facilmente immaginabili. Giornata fortunata, comunque, quella della visita di “Persano nel Cuore” all’Abbazia di Casamari. La prima fortuna è di avere come responsabile delle gite Maria Rosaria Cusati, brava come pochi a scegliere, prenotare e coordinare mete e viaggi: una colonna portante dell’Associazione. La seconda fortuna è di avere ascoltato il consiglio del professore Gaetano Ricco che aveva suggerito questa meta e di averlo avuto tra i partecipanti. Abbiamo così approfittato della sua cultura e della sua disponibilità per conoscere meglio la storia di questo monumento indissolubilmente legata a Federico II. La terza fortuna è di avere trovato un ristorante, “Il Frantoio”a Boville Ernica, che ricorderemo per la bontà delle pietanze, la cortesia e la simpatia del personale tutto, a cominciare dal titolare, l’ottimo rapporto qualità prezzo e, non ultimo, il locale arredato in modo semplice, ma caldo e accogliente, situato in un borgo che è un piccolo gioiello. La quarta fortuna è di avere trovato un pullman della ditta Palmentieri confortevole e un bravo autista che ha guidato senza manovre o accelerazioni brusche tanto che anche chi normalmente soffre di mal d’auto, pur sedendo tra gli ultimi posti, non ha avvertito alcun disturbo. Quinta fortuna, certamente la più importante, è l’esistenza di un gruppo di persone che stanno bene insieme. Ogni volta si aggiunge qualcuno che si integra senza difficoltà così che il gruppo stesso cresce nelle amicizie e si consolida nelle stesse. Allora, grazie amici di “Persano nel Cuore”, grazie per la vostra partecipazione e per la vostra amicizia: siamo certi che con voi  vivremo altre giornate fortunate come questa.

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Domenica 16 novembre visita guidata all’Abbazia di Casamari

Posted by on 22:31 in Eventi | 0 comments

Domenica 16 novembre visita guidata all’Abbazia di Casamari

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Per domenica 16 novembre 2014, la nostra Associazione organizza una visita guidata all’importante Abbazia Cistercense di Casamari in provincia di Frosinone. Il monastero, la cui costruzione risale ai primi del 1200, è giunto sostanzialmente integro fino ai nostri giorni ed è uno dei migliori esempi di architettura gotica cistercense. Per l’importanza storica ed artistica, oltre che per la sua bellezza, l’Abbazia di Casamari rappresenta una meta che “Persano nel Cuore” non poteva ignorare. 

 

Questo il programma

Partenza con pullman gran turismo:

Ore 6,00 Albanella

Ore 6,30 Eboli uscita autostrada di fronte negozio calzature Del Popolo

Ore 6,50 uscita tangenziale Pastena

Ore 7,35 uscita autostrada Santa Maria Capua Vetere

Ore 9.30 arrivo previsto all’Abbazia di Casamari

Ore 10.00 inizio visita guidata

Pausa pranzo presso il ristorante “Il frantoio”a Boville Ernica

Dopo il pranzo seguirà la visita a Boville Ernica

Per maggiori informazioni e prenotazioni, contattare Maria Rosaria Cusati ai numeri 0828 788332 e 3343037435

Purtroppo non è più possibile accettare prenotazioni perché i posti disponibili sono esauriti

Giovedì 16 ottobre 2014: l’arte in mostra nel cuore di Persano

Posted by on 17:28 in Notizie | 0 comments

Giovedì 16 ottobre 2014: l’arte in mostra nel cuore di Persano

Testo e foto di Fausto Bolinesi

E’ dagli incontri fortuiti che a volte nascono eventi importanti. Ed è proprio dall’incontro di chi vive per l’arte e con l’arte, come il gallerista Antonio Miniaci, e chi all’arte è sensibile come il colonnello Carmine Ferrante, Comandante del 10° Reggimento di manovra di Persano, che è nata una serata che certo ricorderemo come quella che si è tenuta nel Palazzo Reale di Persano, o meglio, nelle splendide sale del circolo ufficiali. Noi che abbiamo trascorso la nostra infanzia in quel magico posto chiamato Persano, pensavamo che l’emozione di ritrovarsi in quei luoghi avrebbe fatto passare in secondo piano il vero scopo della serata. Invece no, l’interesse per quanto abbiamo ascoltato e visto ha superato questa emozione. Merito del professore Gaetano Ricco che con una relazione appassionata, ma puntuale e fedele alla realtà storica, ha illustrato l’importanza e la grandezza di Napoli e dei Borbone e quindi di Persano nel ‘700. L’intervento del professore Ricco ha avuto un solo difetto: è stato (volutamente) breve, proprio perché il tema principale della serata era l’arte e non la storia. Tuttavia, proprio per venire incontro alle richieste di alcuni, tra cui noi dell’Associazione “Persano nel Cuore”, si è presa in considerazione la possibilità di organizzare, sempre a Persano, un convegno su Carlo III di Borbone, il sovrano illuminato la cui importanza, se non la grandezza, è riconosciuta anche dai più accaniti denigratori dei Borbone. La relazione del critico Aldo Carrozza è stata, è proprio il caso di dirlo visto il contesto, una meravigliosa galoppata nella storia dell’arte. Non sapremmo quantificarne la durata proprio perché siamo stati letteralmente presi dalla sua esposizione. Con la semplicità che solo chi conosce bene la materia possiede, ci ha fatto capire come si “legge” un’opera d’arte e ce ne ha poi dato una dimostrazione sul campo quando ci ha guidato nella illustrazione delle opere esposte. Tutte belle, avremmo detto prima della sua relazione, e tutte originali, diciamo dopo, facendo nostro il suo insegnamento di ricercare nell’opera l’originalità. Una serata veramente interessante e bella, perfettamente organizzata e che speriamo possa essere la prima di una lunga serie. Ringraziamo Antonio Miniaci per l’idea che ha avuto, Gaetano Ricco ed Aldo Carrozza per l’amore per la storia e per l’arte che ci hanno trasmesso con i loro appassionati interventi, gli artisti, tutti bravi, per le emozioni che ci hanno dato con le loro opere. Ma il ringraziamento più grande lo dobbiamo al colonnello Carmine Ferrante, e quindi anche ai suoi superiori, che con intelligenza e sensibilità ha fatto in modo, e speriamo lo faccia ancora, che anche i non militari possano fruire di una struttura di grande importanza storica come il Palazzo Reale di Persano. L’impegno del comandante Ferrante è meritorio perché oltre ad avvicinare il mondo dei militari a quello dei civili, accendendo i riflettori sul Palazzo reale, che è un patrimonio dell’Italia, ne combatte il suo degrado strutturale. E a noi che abbiamo… “Persano nel Cuore” non può che fare piacere. Per questo, nel nostro piccolo, saremo sempre al suo fianco.

Fine

Bentrovata, Maria!

Posted by on 12:54 in Notizie | 0 comments

Bentrovata, Maria!

Testo e foto di Fausto Bolinesi

In occasione di una manifestazione di carattere culturale, siamo tornati nel Palazzo reale di Persano ed abbiamo trovato il portone della Cappella reale spalancato. Naturalmente siamo entrati per portare quel saluto e quella preghiera alla Madonna delle Grazie che paradossalmente ci era stato impedito di fare lo scorso 6 luglio, giorno in cui veniva festeggiata. Ci siamo permessi di farlo anche a nome di quanti sono restati davanti il portone chiuso in quella circostanza o vivono lontano e non possono essere fisicamente, ma solo fisicamente!, presenti quando si presentano queste occasioni. Ringraziamo il comando della caserma per averci dato la possibilità di rivedere la Cappella e la statua della Madonna che a noi sembra ogni volta più bella. 

Un cavallo “Persano” nella Reggia di Caserta

Posted by on 00:57 in Notizie | 0 comments

Un cavallo “Persano” nella Reggia di Caserta

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Caserta, 6 settembre 2014: dopo circa tre secoli, gli zoccoli di un cavallo discendente da quella Real  creata dai Borbone, calpestano l’erba del parco della Reggia vanvitelliana. In sella, il principe Alduino Ventimiglia, presidente dell’Accademia italiana Cavalieri di Alto Volo, artefice del recupero di questa antica razza. (Foto  e testo di Fausto Bolinesi)

Nel… cuore della processione sul mare della Madonna di Costantinopoli ad Agropoli

Posted by on 20:22 in Persano nel Cuore... del mondo | 0 comments

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Come si sa, per i noti motivi, quest’anno il 6 luglio non si è svolta a Persano la processione in onore della Madonna delle Grazie. In compenso il 24 luglio, grazie alla collaborazione della società di charter nautico “Veladream”, che ha messo a disposizione di “Persano nel Cuore” una barca a vela della sua flotta,  ad Agropoli abbiamo potuto partecipare vivendola dall’interno, alla suggestiva processione sul mare in onore della Madonna di Costantinopoli. Una esperienza veramente emozionante che le immagini che seguono possono solo in minima parte trasmettere e che ci ripromettiamo di ripetere, condividendola con altri amici, il prossimo anno. In attesa della processione, sempre sulla barca di “Veladream”, abbiamo avuto la possibilità di una breve escursione nel mare antistante Agropoli, dove ha inizio la meravigliosa costa del Cilento.

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Fine

Le cicale di Persano

Posted by on 00:45 in Notizie | 0 comments

Testo di Fausto Bolinesi

Ogni anno, all’improvviso, ritornava quel canto amico a ricordarci che l’estate era arrivata. Erano le cicale che con la loro presenza sonora scandivano i giorni e le giornate della “stagione”, cioè l’estate. Ed era sempre un’estate lunga, intensa, che ci avvolgeva. Un’estate da vivere, più che da trascorrere, che aveva i suoi colori i suoi suoni e i suoi profumi, come quello della camomilla che cresceva spontaneamente lungo alcuni fabbricati e che faceva sentire la sua presenza soprattutto nelle ore più calde della giornata, o anche quello della terra bagnata dopo un temporale pomeridiano. L’estate aveva i colori e il profumo degli oleandri che vedevamo e sentivamo lungo la strada quando, prima su un camion “attrezzato” e poi su un pullman, giungevamo in prossimità di quel mare nostrum che era Paestum. E qui, dopo il profumo della pineta, ci attendevano l’odore di legno intriso di salsedine della veranda e della cabine e, in una luce abbagliante, il colore verde-azzurro del mare e una spiaggia bianca e deserta su cui, incredibile a credersi oggi, facevamo la nostra partita a pallone prima del bagno. L’estate, quando eravamo più piccoli, erano le nostre mamme in piedi sulla riva, con un asciugamani sulle spalle, a ripeterci continuamente di non allontanarci e di uscire dall’acqua. Ma noi obbedivamo solo quando le nostre labbra erano livide per il freddo e le dita delle mani bianche da sembrare lessate. L’estate era anche il verde intenso della vegetazione che proteggeva un fiume pescoso e reso ancora più verde dalle alghe che in questa stagione sembravano moltiplicarsi apposta per impigliarsi negli ami di improbabili pescatori. Ma la pesca per noi ragazzi era un inconsapevole pretesto per andare al fiume Sele, del quale, a differenza del Calore, a torto o a ragione ci fidavamo tanto da farci anche il bagno. E ancora d’estate, con il loro canto le cicale facevano da sottofondo al ronzio delle mosche e dei tafani che nella controra tormentavano i cavalli riuniti in cerca di frescura all’ombra degli alberi nei grandi parchi di Felitto, della Menanova o degli Stalloni. La visita che facevamo a questi capannoni era anche l’occasione per assaporare l’estate raccogliendo le more o anche le trigne lungo la strada. Sempre il canto delle cicale accompagnava la brezza di mare pomeridiana che faceva dondolare il bucato steso all’ombra delle acacie ed era naturale che, una volta asciutto, questo profumasse semplicemente di fresco e di aria pulita. Era anche il periodo in cui si cucinava usando il sugo di pomodoro che ogni famiglia aveva preparato per tutto l’anno. Quello delle “bottiglie” era, più che una tradizione, un rito a cui partecipavano tutti i membri della famiglia e non solo: ci si aiutava tra le famiglie stesse. Ci si alzava quand’era ancora buio. Per estrarne il succo, i pomodori venivano passati con una macchina nei primi tempi azionata a mano, poi elettricamente. I più piccoli erano addetti a preparare le bottiglie “a pacche”, vale a dire infilare nelle bottiglie i pomodori tagliati a spicchi. I momenti più delicati erano comunque due: la chiusura delle bottiglie con un tappo di sughero che veniva poi legato, sostituito negli anni successivi dal tappo metallico a corona, e il posizionamento delle bottiglie in un calderone in cui venivano messe a bollire per ore. Se andava bene, alla fine non si trovava neanche una bottiglia rotta. Nelle sere d’estate nelle case persanesi si sentiva l’odore delle cipolle e dei cetrioli che arricchivano, spesso con il sedano e i peperoni, l’immancabile insalata fresca di pomodori. Tutti questi prodotti erano coltivati, fino ai primi anni sessanta, negli orti che ogni famiglia curava e che erano allineati in più file nel terreno di fronte al campo sportivo. Era l’epoca sana e felice in cui i frutti di stagione erano effettivamente stagionali e non annuali, come avviene oggi. Il dopo cena delle serate estive si godeva passeggiando lungo il viale dell’officina a del Casone o anche stando seduti davanti casa magari su una panca di legno come alla Palazzina o davanti alla Barberia. Si chiacchierava, si conversava, con le porte delle case sempre aperte: l’estate in qualche modo dilatava gli spazi già grandi in cui eravamo abituati a vivere. Sapevamo che, cosi come era cominciato, un giorno quasi senza che ce ne accorgessimo, sarebbe cessato il canto delle cicale e l’estate, anzi la stagione, sarebbe finita. Ma non dimenticata. Come le precedenti, l’avevamo assorbita e quel canto di cicale, quelle sensazioni di profumi, colori, suoni, le avremmo portate con noi. E ancora le portiamo.

Eugenio Bennato alla prima edizione del “Cilento in Folk” ad Altavilla Silentina

Posted by on 01:02 in Notizie | 0 comments

Eugenio Bennato alla prima edizione del “Cilento in Folk” ad Altavilla Silentina

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Il tre agosto scorso Eugenio Bennato ha tenuto un applaudito concerto ad Altavilla Silentina, nell’ambito della prima edizione del “Cilento in folk”. La manifestazione, molto bene organizzata, ha ottenuto molto successo ed ha richiamato, nei tre giorni in cui si è svolta, un numeroso pubblico. Naturalmente “Persano nel Cuore” non poteva mancare all’appuntamento con il grande Eugenio.

Ancora due riconoscimenti alle poesie di Antonino Gallotta

Posted by on 00:29 in Notizie | 0 comments

Ancora due riconoscimenti alle poesie di Antonino Gallotta

Foto di Maria Magrini

Alla presenza del Console della Georgia e di Dato Magradze,uno dei maggiori poeti contemporanei di questa nazione che è stato anche candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2011, si è svolta a Eboli il 24 luglio scorso la cerimonia di premiazione del 18° Concorso Internazionale di poesia. Antonino Gallotta ha ricevuto il premio consistente in una targa donata dalla Camera di Commercio di Salerno per la poesia” Viaggio in Medio Oriente “. Lo stesso autore era stato premiato alla prima edizione del Premio internazionale di poesia “Città di Campagna” che si è svolto a Campagna il 26 giugno per la poesia “A mia madre” Nella categoria “Persano nel cuore degli artisti”, riportiamo le due opere premiate.

Un nuovo lavoro di Alessandra Gallotta

Posted by on 08:58 in Segnalazioni | 0 comments

Un nuovo lavoro di Alessandra Gallotta

locandina 18 luglio

Il Giardino Vacca de Dominicis  a Eboli è vicino alla chiesa di San Lorenzo, nel centro storico. Si può parcheggiare nei pressi della chiesa di S. Cosimo.