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“Musica a Palazzo” a Persano: la bellezza e la suggestione

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“Musica a Palazzo” a Persano: la bellezza e la suggestione

Testo, foto e video di Fausto Bolinesi

Ci sono sempre, nella vita di ognuno di noi, avvenimenti, manifestazioni, eventi che ricordiamo per sempre e a proposito dei quali pensiamo soddisfatti “meno male che c’ero anch’io” o ci rammarichiamo per non essere stati presenti. E’ questo il caso di “Musica a Palazzo”, il concerto di beneficenza che si è tenuto nel cortile del Palazzo Reale di Persano la sera del 18 luglio con la partecipazione del soprano Margherita Amato, accompagnata al pianoforte da Loredana Panico, e i violini di Daniele Gibboni ed i suoi figli, accompagnati al pianoforte dalla moglie Gerardina Letteriello. Confessiamo che proviamo un certo imbarazzo nel raccontare il successo, che può sembrare autocelebrativo, della serata organizzata dalla nostra Associazione “Persano nel Cuore”. Ma è la verità, e la verità non conosce imbarazzi. E la verità è che è stata una serata semplicemente meravigliosa. La bellezza della voce di Margherita Amato e quella dei violini della Famiglia Gibboni ha accresciuto la suggestione creata dal Palazzo Reale che a sua volta ha esaltato l’incanto di quelle voci. Bellezza e suggestione, un connubio perfetto che ha regalato ai partecipanti un’esperienza indimenticabile per la quale bisogna essere grati prima di tutti al comandante della caserma di Persano, il Colonnello Carmine Ferrante, la cui intelligente sensibilità ci ha permesso di poter fruire di questa residenza reale che sembra fatta apposta per ospitare manifestazioni simili. Un grosso ringraziamento va poi agli artisti che hanno aderito con entusiasmo alla nostra proposta e si sono esibiti gratuitamente. Un terzo grazie al pubblico: attento, partecipante, composto, elegante che ha goduto e ha apprezzato uno spettacolo musicale di grande qualità. L’entusiasta attenzione degli spettatori è stata percepita dagli artisti che hanno così trasmesso al pubblico, assieme alla bravura, anche la loro emozione. Un ultimo grazie, forse il più importante, va a una creatura che trasforma non in oro, ma in magia tutto quello che “tocca”. L’abbiamo definita creatura perché per noi non è solo un bosco, un fiume, un palazzo reale, ma un’entità vivente che cattura e affascina chiunque ne venga in qualche modo a contatto. Un’entità che ci protegge, ci ama e che amiamo. Per questo la portiamo… nel cuore.

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Sabato 18 luglio 2015: “Musica a Palazzo”, un evento straordinario organizzato dalla nostra Associazione.

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Sabato 18 luglio 2015: “Musica a Palazzo”, un evento straordinario organizzato dalla nostra Associazione.

Nella suggestiva cornice del Palazzo Reale di Persano, sabato 18 luglio 2015 alle ore 20, l’Associazione culturale “Persano nel Cuore”, grazie alla collaborazione delle Autorità Militari, presenta “Musica a Palazzo”, una serata di beneficenza con la voce del soprano Margherita Amato e i violini della Famiglia Gibboni. L’invito per partecipare a questo evento straordinario può essere richiesto alla nostra Associazione telefonando ai numeri 3478057688, 3343037435, 3358023849. Si ricorda che i posti sono limitati e che gli inviti sono personali. Dal momento che il Palazzo Reale si trova all’interno della caserma militare di Persano, potranno accedere alla sede della manifestazione solo i possessori dell’invito e le persone autorizzate.

ATTENZIONE: comunichiamo che i posti disponibili sono esauriti. Non è più possibile, pertanto, accettare altre prenotazioni.

Gli infiniti confini di Persano

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Gli infiniti confini di Persano

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Quando si è a Persano, si può fare anche a meno dell’esortazione a scambiarsi il segno della pace durante una funzione religiosa, perché la pace, quella interiore e quella rivolta al prossimo, la infonde comunque questo posto magico che, non a caso, portiamo nel cuore. E la magia si è ripetuta domenica cinque luglio quando, in occasione della ricorrenza della festa della Madonna delle Grazie, abbiamo vissuto un pomeriggio ed una serata indimenticabili. La corte dei Borbone è tornata ad abitare nel Palazzo reale e ci siamo immersi nella vita quotidiana dell’epoca grazie al racconto scientificamente rigoroso ma piacevole all’ascolto della nostra socia onoraria Nadia Parlante. Nadia, d’altra parte, già in altre analoghe occasioni ha dato prova della sua bravura come storico dell’arte oltre che dimostrare il suo talento come scrittrice di gioielli di narrativa come i due volumi di “Antologia dei racconti cilentani”. A farci capire come fosse colta, nobile e ricca di cultura e di storia la musica popolare, e non sembri una contraddizione in termini, ci ha pensato il gruppo musicale che ha conferito una eleganza, è il caso di dire, regale, alle canzoni popolari proposte ad un pubblico attento. Ci ha colpito, infatti, il silenzio che ha accompagnato l’esibizione del gruppo: perfino le rondini, pur continuando a volteggiare, sembrava che avessero smesso di garrire. Un’atmosfera veramente magica che abbiamo potuto godere grazie alla disponibilità del comandante della caserma, il colonnello Carmine Ferrante, che ringraziamo ancora una volta, e alla professionalità, cortese e rassicurante del personale militare addetto al controllo. Questo intelligente “aprire” il Palazzo reale di Persano, pur essendo all’interno di una caserma militare, avvicina il mondo della cosiddetta società civile a quello dei militari e non può che giovare a entrambi. Sappiamo anche che la nostra causa è stata sempre perorata da un altro ufficiale, il colonnello Maurizio Isacco, che pur non prestando servizio a Persano, figlio di persanesi di nascita e di adozione, si sente persanese a tutti gli effetti. Anche a lui il nostro più sincero ringraziamento e l’invito a continuare a starci vicino. Noi abbiamo l’incorreggibile difetto di essere legati a questo luogo che amiamo, che è parte di noi stessi, e che vogliamo salvaguardare e far conoscere anche ad altre persone. L’esperienza, infatti, ci dice che chi lo conosce, ancora oggi, ne resta affascinato e piano piano comincia a sentirsi persanese pur abitando lontano, magari a centinaia se non a migliaia di chilometri. Dunque una serata meravigliosa, intensa, con momenti di vera commozione quando abbiamo rivisto vecchi persanesi per l’occasione tornati anche da altre regioni e momenti di vera gioia quando abbiamo salutato nuovi amici che tornavano alle proprie case in città lontane. Gioia perché sappiamo che portano anche loro, magari senza ancora esserne pienamente consapevoli, un po’ di Persano nel loro cuore. Persano, dunque, non si sta spopolando, non sta morendo. Sta semplicemente allargando i suoi confini.

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“Persano nel Cuore” presente al convegno “Alle origini dall’arte equestre classica”

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“Persano nel Cuore” presente al convegno “Alle origini dall’arte equestre classica”

Testo di Antonino Gallotta, foto di Maria Magrini

L’Associazione Persano nel cuore ha partecipato al Convegno ” Alle origini dell’arte equestre classica ” tenutosi a Napoli il 13 giugno scorso, presso la prestigiosa Caserma intitolata a Eduardo Bianchini , medaglia d’oro (1896). Qui l’allevatore Giuseppe Maresca ha fatto esibire il suo stallone di razza Napolitana, che è parso trovarsi a suo agio tra i maneggi della Caserma di artiglieria a cavallo, costruita nella seconda metà del ‘500 e in seguito allungata dai Borbone verso la porta ad oriente rispetto alla città, usata per la cavalleria, nella scìa organizzativa dei reggimenti reali a cavallo. Qui ha operato Federico Grisone che ci ha lasciato ” Gli ordini del cavalcare del 1550 “, immenso trattato equestre dopo i testi di Senofonte. Lo stallone ha eseguito figure classiche della presentazione equina, stabilendo una corrente correlativa fisiognomica con gli attoniti spettatori, regalando al suo allevatore momenti di orgoglio e consapevolezza. Tutto è risaltato quando la tematica in argomento è stata illustrata dagli esimi oratori, che a vario titolo hanno esaltato il cavallo napolitano nell’ambiente più aderente, scelto con felice intuizione dal Dr . Alessandro Manna, coordinatore dei SITI REALI. Da sottolineare anche il riferimento fatto per le altre due razze di cavalli, la Persano e la Salernitana, che danno lustro alla Campania.

Antonino Gallotta

Documentazione fotografica di Maria Magrini

Dal Pozzillo al Sele: una giornata particolare.

Posted by on 16:13 in Eventi | 0 comments

Dal Pozzillo al Sele: una giornata particolare.

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Prima ancora che tattile, la percezione della pioggia che cominciava a cadere, leggera, è stata uditiva e visiva. Le gocce d’acqua, infatti, hanno annunciato il loro arrivo con il lieve scroscio sulle fronde dei pioppi che ci avevano protetto fino ad allora dai raggi del sole e con i piccoli cerchi che producevano cadendo sull’acqua del fiume amico. Il nostro primo impulso non è stato quello di correre a ripararsi nell’auto, ma di restare là ad aspettare che il terreno si bagnasse e si intensificasse così quell’odore misto di muschio, di terra, di alberi, di… fiume. Quell’odore che avevamo sempre respirato da ragazzi nei pomeriggi trascorsi “giù al Sele” e che ora, come ragazzi di allora, eravamo tornati a cercare. A malincuore, ma non rattristati, anzi con un animo rasserenato, siamo comunque dovuti andare via e abbandonare quel posto meraviglioso che avevamo scelto per consumare il pranzo: quasi un anfiteatro naturale formatosi con i tronchi e i rami portati dalle piene invernali. Non usiamo il termine picnic perché, almeno in questo caso, ci sembra inappropriato e inopportuno: pranzare all’ombra dei pioppi e dei salici del fiume non era lo scopo, ma il mezzo per dividere e condividere, oltre che il cibo (che era fin troppo abbondante), sensazioni, impressioni, ricordi. E richiamati dai ricordi, ci hanno fatto compagnia i tanti personaggi che hanno popolato Persano e che frequentavano il Sele come improvvisati pescatori. Personaggi, non persone, perché a Persano ogni abitante aveva delle caratteristiche particolari, uniche, che ne facevano appunto un personaggio. Provate a ricordare un nome a caso e vi accorgerete che non c’era nessun persanese che fosse una persona anonima e banale. Come le donne che frequentavano il “pozzillo” e che abbiamo “rivisto” intente a lavare i panni nel momento emozionante in cui ci siamo trovati di fronte a quello che resta dell’antico lavatoio liberato dalla fitta vegetazione che lo aveva completamente nascosto: le vasche ancora contenevano acqua limpida, segno che effettivamente c’è una sorgente che le alimenta. La visita a questo piccolo monumento simbolo di Persano è stata anche l’occasione per osservare un manufatto con la volta di mattoni rossi scoperto per caso di recente nelle vicinanze: una condotta? Uno scarico fognario? Lungo il percorso che ci ha portato dalle auto al Pozzillo, abbiamo sostato davanti il monumento con la lapide che ricorda il tragico evento in cui morirono per lo scoppio di una mina il colonnello Giuseppe Micheli e il capo razza Domenico Falcone. In pratica abbiamo dato vita ad una piccola, spontanea cerimonia commemorativa come, in fondo, celebriamo nel nostro animo Persano ogni volta che abbiamo la possibilità di tornarci. Anche in questa occasione, osservando le case, percorrendo le strade, le abbiamo viste così come sono, ma anche come erano, con i loro “personaggi” che le abitavano e le percorrevano, le voci, i suoni. E abbiamo portato con noi, come sempre, anche i nostri amici che vivono lontano ma che non hanno dimenticato Persano. Ed è soprattutto per loro che pubblichiamo le foto di questa giornata particolare.

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10 maggio 2015: “Persano nel Cuore” nella bellezza della Natura e nella suggestione della Storia

Posted by on 15:38 in Eventi | 0 comments

10 maggio 2015: “Persano nel Cuore” nella bellezza della Natura e nella suggestione della Storia

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Lo sfondo dell’immagine che apre la galleria fotografica di questa nostra giornata non è una riproduzione di un quadro del settecento, né un fotogramma di “Barry Lindon”, uno dei capolavori di Stanley Kubrick, ma un’istantanea scattata durante la visita al Giardino di Ninfa, un piccolo paradiso terrestre frutto della collaborazione dell’uomo con la natura, che abbiamo visitato prima del castello Caetani a Sermoneta. Tra i due eventi il ristoratore che avevamo contattato per la sosta pranzo, evidentemente poco dotato di capacità imprenditoriale, ha rischiato di rovinarci la giornata, riuscendo solo a crearci qualche disagio. E così ci siamo tuffati nella Storia del Castello Caetani, visitando le sale, i camminamenti esterni, la scuderia, percorrendo lo stesso passaggio segreto che utilizzavano i soldati posti a difesa della fortezza. Non meno interessante è stata la nostra terza meta: l’abbazia di Valvisciolo. In tutte e tre le circostanze abbiamo avuto ottime guide, giovani e preparate che hanno saputo valorizzare questi tre tesori del patrimonio artistico e naturale dell’Italia. Dobbiamo confessare che temevamo che il disagio fisico causato dal caldo che ha reso un po’ faticosi gli spostamenti a piedi, avesse indotto qualcuno a rinunciare all’idea di partecipare alle future visite guidate: dai primi commenti dobbiamo invece constatare con piacere che tutti sono stati contenti di aver trascorso insieme una piacevolissima giornata e alcuni ci hanno anche suggerito le mete future. Oramai il gruppo di “Persano nel Cuore” che partecipa alle gite è una bella realtà legata dal cemento di un’amicizia che diventa sempre più forte. Anche per questo continueremo su questa strada.

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Fine

Il Generale di Cavalleria Tommaso Lequio di Assaba, a Persano, nei ricordi di Antonino Gallotta.

Posted by on 22:25 in Eventi | 0 comments

Testo di Antonino Gallotta

Il castello di Sermoneta dei conti Caetani,  in qualche modo ha a che fare con Persano. I conti, infatti, erano anche allevatori di cavalli.  Avevano anche un Persano famoso, di nome Giacobello, di cui Alduino Ventimiglia  ha  soggetti in discendenza. Fra lˇaltro apparteneva all’allevamento  il famoso buttero Agostino che sconfisse Buffalo Bill nelle gare a domare i puledri, che non avevano mai avuto la sella. In proposito riprendiamo quanto Antonino Gallotta ha scritto tempo fa per periodico di equitazione.

Giovanni Gallotta, classe 04/1911, mio padre, già dipendente del Centro Rifornimento Quadrupedi di Persano, va soldato di leva nel 1932. Dapprima al Reggimento “Milano”, poi al Reggimento di stanza a Firenze e in ultimo ai Cavalleggeri Aosta di Napoli.

Quasi alla fine del periodo di leva si era sparsa la voce che una importante delegazione di Ufficiali avrebbe fatto visita alla caserma di Napoli, con l’intento di assistere ad una ripresa in maneggio dei soldati congedanti. li Capitano Linguiti si raccomandò con tutti , ordinando precisione ed ordine nei passaggi della ripresa stessa. Giovanni, che di solito era il capo della ripresa, ebbe l’incarico di montare un giovane soggetto maremmano, dell’allevamento Caetani di Sermoneta. Riporto le notizie datemi dal Mar. Antonucci, che da terra dava impulso alle evoluzioni. Durò circa un’ora, con piena soddisfazione degli Ufficiali osservatori, fra i quali l’allora Capitano Lequio.

Nel pomeriggio il Capitano Lequio fa richiesta al Comandante di trasferire il soldato capo-ripresa presso di lui a Roma. Gli rispondono che è già in lista di congedo. Dopo vari contatti , alla fine della leva, mio padre non riprende il servizio a Persano, ma va a Roma ad occuparsi dei cavalli dell’ormai Maggiore Lequio, seguendolo in tutti i campi di gara, anche all’estero, per circa 2 anni. li periodo l’ho verificato sfogliando lo stato di servizio, in quanto dipendente del Ministero Difesa  Esercito.

Dopo ritorna a Persano, pago dell’esperienza fatta, dai contenuti umani e lavorativi di eccezionale spessore. Nelle poche rievocazioni familiari affermava che il Generale, essendo un talento naturale non amava il campo prova. Montava a cavallo poco prima del suono della campana a compiere i percorsi che tutti seguivano. Quando divenne Capo Ispettore della Sezione Ippica veniva spesso a Persano. Mio padre gli preparava un cavallo di servizio a andavano a caccia nella tenuta militare.

Mia madre, che ha 96 anni ed è di lucida memoria, ricorda bene la signora Lequio, la contessa siciliana Donna Felicia Santo Stefano Della Corda, con la figlia Luisa Romana. Si intratteneva amabilmente con le donne di Persano, ad osservare i lavori domestici, in particolare la lavorazione del pane, pratica allora eseguita in comunità presso una struttura all’aperto, e il lavaggio della biancheria eseguita al fiume Sele. Nell’archivio di famiglia ho le foto che il Generale spediva a mio padre, in sella a Trebecco. a Fallistra, a Nereide e gli appunti legati all’attività dell’allevamento di stato, nonché un encomio solenne per la vittoria riportata da Giovanni nel 1937 al premio allevamento a Roma, in sella allo stallone Barbaresco, nato nel 1933 nei pascoli di Persano.

  

Domenica 10 maggio gita ai Giardini di Ninfa, al Castello Caetani di Sermoneta e all’Abbazia di Valvisciolo

Posted by on 17:05 in Eventi | 0 comments

Domenica 10 maggio gita ai Giardini di Ninfa, al Castello Caetani di Sermoneta e all’Abbazia di Valvisciolo

Domenica 10 maggio 2015 la nostra Associazione organizza un’altra interessantissima visita guidata alla scoperta dei tesori del nostro patrimonio storico-artistico. Questa volta le mete sono tre in provincia di Latina: il Giardino di Ninfa, un giardino all’inglese di otto ettari in cui, tra un migliaio di piante, scorre il fiume Ninfa e numerosi ruscelli; il Castello Caetani del XIII secolo a Sermoneta e l’Abbazia di Valvisciolo, un monumento in stile romanico-cistercense la cui fondazione viene fatta risalire tradizionalmente al XII secolo da parte di monaci greci.

Programma

Partenza con pullman gran turismo:

Ore 6,00 Albanella

Ore 6,10 Cerrelli di Altavilla Silentina

Ore 6,30 Eboli uscita autostrada 

Ore 6,35 Battipaglia uscita autostrada

Ore 6,55 Salerno, uscita tangenziale di Pastena

Ore 7,55 uscita autostrada S.Maria Capua Vetere

In mattinata, visita guidata ai Giardini di Ninfa

Pranzo a sacco (*)

Nel pomeriggio visita guidata al Castello di Sermoneta e all’abbazia di Valvisciolo

Per maggiori informazioni e prenotazioni, contattare Maria Rosaria Cusati ai numeri 0828 788332 e 3343037435

(*) il pranzo a sacco sarà consumato presso un’area attrezzata messa a disposizione da un bar-ristorante-pizzeria dove, chi lo vorrà, potrà pranzare su ordinazione.

Una bella giornata nel “cuore” del Cilento

Posted by on 23:15 in Eventi | 0 comments

Una bella giornata nel “cuore” del Cilento

Testo e foto di Fausto Bolinesi

Non avevamo alcun dubbio che ci saremmo trovati bene: l’agriturismo “Corbella” della nostra amica Giovanna Voria, per chi ama le pietanze semplici, ma non banali che valorizzano i prodotti locali coltivati ricorrendo alla cosiddetta agricoltura biologica, è una garanzia. Giovanna, poi, oltre che grande cuoca, è una vera signora che fa sentire a proprio agio gli ospiti. Una bella e serena giornata, dunque, resa ancora più piacevole dalla sorpresa che ci hanno fatto alcuni nostri amici persanesi che abbiamo rivisto, per l’occasione, dopo decenni. Come è accaduto anche in precedenti incontri, si sono riallacciati vecchi contatti: contatti, non amicizie, perché quelle per i persanesi restano sempre, anche se non ci si vede o sente per anni. Ecco perché continueremo ancora ad incontrarci.