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Domenica 8 maggio 2016 “Persano nel Cuore” nelle ville di Ravello
Appuntamento turistico, culturale, gastronomico a Ravello il prossimo 8 maggio. “Persano nel Cuore”, infatti, organizza una gita in pullman a Ravello , una delle perle della Costiera Amalfitana, per una visita a due famose ville: Vila Cimbrone in mattinata e Villa Rufolo nel pomeriggio, dopo la sosta per la pausa pranzo presso il ristorante “Garden”.
Orario passaggio pullman
ore 7,30 Albanella
ore 7,40 Cerrelli di Altavilla (rotatoria)
0re 8,00 Eboli, uscita autostrada (di fronte negozio calzature Del Popolo)
0re 8,10 Battipaglia, uscita autostrada
ore 8,30 Salerno, uscita tangenziale Pastena
Per maggiori informazioni e prenotazioni, contattare Maria Rosaria Cusati ai numeri 0828788332 e 3343037435
Grazie, Maria Rosaria!
Testo e foto di Fausto Bolinesi
Come le altre gite, anche questa escursione a Villa delle Ginestre, al Palazzo reale di Portici e al Museo di Pietrarsa, ha avuto successo. E, come per gli altri, “Persano nel Cuore” deve ringraziare l’artefice di questi successi: Maria Rosaria Cusati, che si preoccupa di trovare il pullman (o i pullman, come in questo caso), contattare il ristorante, concordare gli orari di ingresso e le guide ai musei. A questo si aggiunge un particolare non secondario: non viene mai chiesto alcun pagamento anticipato, né c’è il vincolo di un contratto, quindi c’è il rischio che il numero effettivo dei partecipanti sia molto inferiore a quello delle prenotazioni, con le ovvie conseguenze. Ma, fino ad ora, questa ipotesi non si è mai verificata: segno che “Persano nel Cuore” è una associazione seria di persone serie! Ma non seriose, ed infatti c’è sempre il clima festoso e sereno che regna fra amici o fra persone che lo diventeranno. Pubblicheremo presto altre immagini che documentano la visita a Portici, Villa delle Ginestre e Pietrarsa. Per il momento abbiamo ritenuto giusto ringraziare Maria Rosaria per il suo fondamentale impegno nell’Associazione.
Con Salvatore Auzino alla (ri)scoperta dei siti reali e degli allevamenti dei cavalli dei Borbone
Testo e foto di Fausto Bolinesi e Salvatore Auzino, foto di Fausto Bolinesi
Con un ritardo di oltre un mese, dovuto a problemi tecnici e non alla nostra volontà, per il quale comunque ci scusiamo soprattutto con il dottor Salvatore Auzino, pubblichiamo alcune immagini della serata e un sunto della sua ampia relazione che ha tenuto lo scorso 28 febbraio nella caserma “Cucci” a Persano. Già avevamo avuto modo di apprezzare le grandi capacità comunicative del dottor Auzino che anche questa volta è riuscito a catturare per oltre un’ora l’attenzione non solo dei non esperti, ma anche di un’autentica autorità nel campo scientifico, il professore Donato Matassino, che ha seguito in prima fila con evidente interesse l’esposizione del relatore. Il dottor Auzino che, non dimentichiamolo, è socio di “Persano nel Cuore”, ha dunque fatto ancora centro regalandoci una serata interessante che ha sicuramente arricchito le nostre conoscenze storiche. E lo ha fatto, oltre che con competenza scientifica, con garbo, eleganza, pacatezza e usando un tono discorsivo che non ha reso affatto pesante un argomento che poteva anche essere ostico e noioso. La serata si è poi conclusa festosamente in un ristorante, come documentano le immagini che pubblichiamo non prima di avere ringraziato il Colonnello Fausto CiriacoTroisi, comandante del Comprensorio militare di Persano e della Caserma “Cucci”, che ha messo a disposizione per il convegno la sala briefing e l’impianto audiovisivo.
All’interno del complesso progetto di riqualificazione degli apparati economici, produttivi, militari ed infrastrutturali del Regno di Napoli da parte soprattutto dei primi due sovrani borbonici vanno ascritti a pieno merito i numerosi siti reali, compresi quelli di Carditello, Persano e Ficuzza ove, tra l’altro, venivano allevate pregiate razze equine. I siti reali erano residenze nelle quali i primi due Borbone erano soliti dedicarsi alle tanto amate e famose attività venatorie. Ma considerarle unicamente luoghi di delizie sarebbe assolutamente riduttivo in quanto la caratteristica più interessante di queste strutture è proprio quella di affiancare all’aspetto più strettamente mondano e ludico, esigenze economiche, produttive e militari. Un ramo specifico dell’amministrazione reale, Siti Reali, fu unicamente demandato alla gestione di questi territori mentre con la nascita nel 1795 della Giunta delle permute e delle ricompere, la corona poté beneficiare di efficaci strumenti tecnico-giuridici che permisero l’acquisizione di numerosissime proprietà, assumendo in molti casi una valenza politica ed antifeudale. Comune a tutti i siti con una connotazione agricola ed industriale fu il fatto di essere un importante banco di prova per l’introduzione di numerose migliorie tecniche che interessarono ad esempio l’irrigazione, l’utilizzazione di nuovi macchinari, l’allargamento delle coltivazioni a numerosi terreni incolti. Analogo discorso vale ovviamente per la pastorizia, l’ippicoltura e l’allevamento di bovini. I siti reali contribuirono alla creazione di una rete infrastrutturale rappresentata da strade che li mettevano in comunicazione tra di loro e con la Capitale ed ebbero anche una valenza militare in quanto situati quasi sempre in vicinanza di caserme di cavalleria poste in punti strategici a difesa del regno. Il periodo nel quale si svilupparono i siti reali abbraccia i regni di Carlo III, la reggenza di Tanucci, il lungo e burrascoso regno di Ferdinando IV interrotto dalla breve parentesi della Repubblica Partenopea del 1799 e poi dal decennio francese di Murat. Nel campo dell’arte si abbraccia un periodo che va dalle ultime espressioni del Barocco alle prime del Neoclassico. Nel periodo Barocco campeggiano le figure di Fanzago, Fontana, Caravaggio e la sua scuola. Nel secondo periodo sovrastano le figure di Fuga e soprattutto di Luigi Vanvitelli e della sua scuola di cui rimangono le monumentali opere dell’acquedotto Carolino, della Reggia di Caserta e dell’Albergo dei poveri (Fuga) e del sito di Carditello (Collecini). Nel campo della cultura primeggiano le figure degli illuministi riformatori napoletani rappresentati da Genovesi, Giannone, Filangieri e dal filosofo G.B. Vico autore di una originale e nuova interpretazione della storia.
Siti Reali ed allevamenti di cavalli: Carditello, Persano e Ficuzza
Per molto tempo Carlo III e Ferdinando IV furono visti come particolarmente interessati all’attività venatoria solo a causa di una incondizionata passione che per il primo fungeva anche da rimedio per l’ereditaria ipocondria mentre per il secondo era una autentica ossessione. In realtà la caccia va inserita nel contesto più generale dell’aristocrazia settecentesca in un momento importante di svolta in quanto questa si allontana dalla sua primitiva caratteristica di casta guerriera che si configura come società di corte. La caccia dunque si inserisce in un processo di civilizzazione che disciplina i costumi sociali dell’aristocrazia europea. Essa perde ogni sentore selvatico, ogni rapporto seppur remoto con la guerra, con il coraggio fisico, con la morte, per diventare, quasi fosse una sorta di gigantesco salotto all’aperto, un luogo di esibizione del lusso, delle buone maniere, e delle relazioni sociali. Quindi una pratica che prevedeva determinati rituali, che coinvolgeva l’abbigliamento,l’armamento, l’uso dei cavalli e dei cani e soprattutto i comportamenti, i gesti, le precedenze, le gerarchie e che pertanto fungeva come momento di verifica da parte della corona degli equilibri politici con la nobiltà.
I SITI REALI
Le Reggie di Carditello, Persano e Ficuzza furono accomunate dal fatto che presso di esse si teneva l’allevamento di pregiate razze equine, tra le quali vi fu sempre un interscambio, ma differiscono per le finalità per le quali furono costruite e pertanto anche per l’architettura. Carditello fu dall’inizio un’azienda a proiezione agricola ed allevatoriale, Persano fu una residenza di caccia e sede di allevamento di cavalli e pertanto ebbe una configurazione di stabilimento militare, Ficuzza fu soprattutto una residenza rurale di lusso. Lo stite architettonico che le accomuna è il Neoclassico con in evidenza l’edificio di Carditello, meno eleganti quelli di Persano e Ficuzza.
LE RAZZE EQUINE
Il corsiero Napolitano prende origine dal cavallo mediterraneo e attraverso varie sovrapposizioni di razze equine, dovute alle burrascose vicende storiche del meridione d’ Italia, perviene, prima ad un modello medioevale e poi ad un modello barocco. Carditello fu un “Ippotrofio” modello ove si allevavano e selezionavano prevalentemente cavalli napolitani. Il suo allevamento subì un colpo mortale all’epoca dell’Unità d’Italia, ma lasciò le sue tracce genetiche nella razza Lipizzana, nel Persano e nel Salernitano. A nostro giudizio se ne possono distinguere due varietà: la varietà Campana e quella Apulo Lucana. La mescolanza genetica che ne fu all’origine fu la stessa ma avvenne con modalità diverse nelle due varietà. In quella campana è più evidente l’impronta del turco, in quella apulo-lucana quella del berbero.
Alcuni documenti reperiti di recente presso l’archivio della Sovraintendenza dei Beni Culturali di Caserta evidenziano come l’allevamento di Carditello si rifornisse di giumente in Puglia ed in Lucania. La Real Razza di Persano fu creata da Carlo III di Borbone nel territorio compreso tra il Sele ed il Calore utilizzando le fattrici a sfondo berbero e napolitane residenti nella piana del Sele a cui si aggiunsero, successivamente, cavalle siciliane, pugliesi e calabresi coperte da stalloni turchi, berberi, arabi, persiani e spagnoli. Ne risultò una ben equilibrata mescolanza delle varianti del cavallo mediterraneo. La Real Razza di Ficuzza e L’OrientaleSiciliano. Le ottime qualità del cavallo siciliano erano note fin dall’antichità. La Real Razza di Ficuzza fu voluta da Ferdinando IV durante i suoi due soggiorni siciliani. Fu creata con stalloni della real razza di Persano con fattrici siciliane ricche di sangue arabo, ma ebbe vita breve: infatti nel 1834 essa fu smembrata. Fortunatamente una cinquantina di riproduttori furono utilizzati nel territorio dei Nebrodi e delle Madonie ove infusero il loro prezioso sangue. Successivamente l’opera di selezione e di miglioramento genetico del cavallo siciliano fu portata avanti, fin dall’unità di Italia dal Regio deposito stalloni di Catania con l’importazione di pregiati riproduttori arabi e da alcune famiglie di allevatori privati. La recente opera di selezione che ha recuperato queste antiche linee di sangue ha dato vita alla creazione del P.S.O. siciliano che dal 1988 beneficia di un proprio libro genealogico.
Salvatore Auzino
Per scaricare anche le immagini che hanno illustrato la relazione, clicca QUI
“Persano nel Cuore” acquisisce i diritti del format “Persano. Cavalli e tradizioni”
Testo e foto di Fausto Bolinesi
L’associazione “Persano nel Cuore”, in collaborazione con il Ministero della Difesa, ha formalmente ufficializzato in presenza del Sindaco di Serre, Franco Mennella, l’acquisizione dei diritti del format cine-turistico “Persano. Cavalli e tradizioni” della dottoressa Eleonora Raimondo. L’incontro tra il sindaco, una rappresentanza della nostra associazione e l’autrice del format è avvenuto nell’aula briefing della Caserma “Cucci” gentilmente messa a disposizione, con i suoi supporti audiovisivi, dal comandante della caserma e del Comprensorio militare, il colonnello Fausto CiriacoTroisi al quale va il nostro più sentito ringraziamento.
100 ma non li dimostra: Vincenzo Tartaglia, persanese centenario
Testo e foto di Antonino Gallotta
Il 29 marzo 2016 ha toccato il traguardo dei cento anni, festeggiato dai suoi familiari, Vincenzo Tartaglia persanese doc. A Vincenzo l’augurio più sincero di tutta la comunità persanese. Riportiamo alcune brevi note biografiche che ci ha inviato suo nipote Antonino Gallotta,
Vincenzo Tartaglia, nativo di Persano, ha compiuto cento anni il 29.03 scorso. Prima di affrontare la leva tra i carabinieri a cavallo, servizio espletato sino al grado di Maresciallo Maggiore, è a Persano come lavoratore giornaliero tra gli aspiranti fantino. Nel 1932 vince una gara di 1600 metri in sella a Unno, veloce cavallo intero della dinastia “O Bayan”, all’ippodromo “Principe di Piemonte” da poco inaugurato. E’ a Roma tra i primi al corso di istruttore di equitazione tenuto del mitico maresciallo Landi. Partecipa con onore alle vicende belliche dell’ultima guerra, assumendo successivamente il Comando presso varie stazioni carabinieri, fra le quali Qualiano, Bacoli , Bagnoli. Vive a Napoli con la moglie Santina e il figlio Luigi, Ordinario di lettere presso l’Istituto Orientale Universitario. In occasione dei festeggiamenti gli ho consegnato la tessera di rinnovo dell’iscrizione alla nostra Associazione, col numero progressivo di 100. Il nipote Antonino Gallotta
Domenica 10 aprile visita guidata a Villa delle Ginestre, Palazzo Reale e orto botanico di Portici, Museo nazionale delle ferrovie di Pietrarsa
Come preannunciato, domenica 10 aprile la nostra Associazione organizza una visita guidata a tre mete davvero interessanti. Si comincia con la Villa delle Ginestre, ultima dimora di Giacomo Leopardi, sulla collina dei Camaldoli a Torre del Greco. Seguirà poi la visita al Palazzo reale di Portici e all’annesso Orto Botanico. Dopo la pausa pranzo al ristorante Pietrarsa ci sarà la visita al Museo nazionale delle ferrovie di Pietrarsa.
Programma
Partenza con pullman gran turismo:
Ore 7,00 Albanella
Ore 7,10 Cerrelli di Altavilla Silentina
Ore 7,30 Eboli uscita autostrada
Ore 7,35 Battipaglia uscita autostrada
Ore 7,50 Salerno, uscita tangenziale di Pastena
Ore 9,30 visita guidata a Villa delle Ginestre.
A seguire le altre visite
Per maggiori informazioni contattare Maria Rosaria Cusati ai numeri 0828 788332 e 3343037435 ATTENZIONE si comunica che posti disponibili sono esauriti per cui non è possibile accettare altre prenotazioni.
Primavera persanese
Testo e foto di Fausto Bolinesi
“Persano nel Cuore” è stata parte attiva nelle Giornate di Primavera organizzate dal FAI a Persano che hanno avuto un successo incredibile. Le autorità militari addette al controllo hanno registrato un’affluenza di oltre quattromila visitatori. Questo successo, queste due meravigliose giornate le abbiamo vissute dall’interno e, come preannunciato, vogliamo offrire a quanti non hanno potuto partecipare e soprattutto ai “cuori persanesi” che battono lontano, un’ampia documentazione fotografica dell’evento.
Salviamo Persano!
Testo e foto di Fausto Bolinesi
Sono state due giornate bellissime, trionfali. Il FAI e “Persano nel Cuore” possono essere più che soddisfatti: le “Giornate di primavera” che hanno puntato i riflettori sul Palazzo reale di Persano, hanno portato, secondo quanto ci è stato riferito, circa quattromila persone a visitare, o rivisitare, questo importante monumento. Un successo probabilmente inatteso in queste dimensioni, ma che non ha colto impreparati i militari il cui servizio di sorveglianza e assistenza, svolto con professionalità, cortesia e discrezione, ha funzionato perfettamente. Dal colonnello comandante all’ultimo, si fa per dire, dei soldati addetti al controllo, il nostro plauso e il nostro ringraziamento. Dicevamo due giornate bellissime che abbiamo documentato, come del resto hanno fatto in molti, con immagini che però abbiamo deciso di pubblicare in un secondo tempo. Prima vogliamo dare la precedenza a queste che mostrano i danni provocati alla struttura dal tempo e dalla mancata manutenzione. Sia chiaro: i militari fanno quello che possono e anzi, in particolare da un paio di anni, hanno dimostrato una sensibilità verso il patrimonio artistico che si trovano a custodire decisamente superiore a quella dei politici. La nostra associazione è impegnata concretamente nella salvaguardia e nel recupero di tutto il patrimonio artistico, storico e culturale di Persano e quindi del Palazzo reale. Per questo, nel momento in cui tutti ne decantano lo splendore, noi vogliamo mettere in evidenza le sue ferite. Corriamo il rischio che ci accusino di essere guastafeste, ma vogliamo correrlo, se questo può servire a sollecitare interventi che impediscano che tali ferite diventino mortali.
“Primavera d’intorno brilla nell’aria”…e Persano esulta.
Testo e foto di Fausto Bolinesi
Dopo oltre mezzo secolo il festoso vociare degli scolari è tornato a diffondersi tra le volte del porticato del Palazzo reale di Persano che una volta, proprio accanto alla cappella reale, ospitava le due aule della scuola elementare. E lo stesso Persano, che non a caso indichiamo al maschile perché lo consideriamo un padre, più che una denominazione geografica, ci ha regalato una di quelle giornate di primavera che non si scordano. E questa giornata, anche se nel momento in cui scriviamo è terminata solo la prima parte, siamo certi che resterà indelebilmente impressa nella mente di molti visitatori. E’ la magia di questo luogo che si rinnova, e del Palazzo Reale che noi continuiamo ostinatamente a chiamare in questo modo anche se forse sarebbe più corretta la definizione di Casina di Caccia. Una meravigliosa prima parte di una due giorni che speriamo contribuisca al recupero pieno di questo monumento storico. “Persano nel Cuore” è felicissima di contribuire fattivamente a questa operazione voluta dal FAI e resa però possibile dalla disponibilità delle Autorità Militari che vogliamo qui ringraziare nella persona del Colonnello Stefano Capriglione, comandate del Reggimento Logistico “Garibaldi”, perfetto padrone di casa di un evento perfettamente organizzato. Pubblichiamo, per il momento, solo alcune immagini del cortile e della mostra fotografica che la nostra associazione ha allestito e del filmato che proiettiamo in una apposita sala. Naturalmente, alla fine documenteremo ampiamente la manifestazione.
Prove di un antico splendore
Testo e foto di Fausto Bolinesi
Sabato 19 e domenica 20 marzo Persano sarà uno dei luoghi che il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito nelle Giornate FAI di Primavera, un evento che da oltre venti anni questa associazione organizza per fare scoprire, riscoprire e valorizzare i tanti tesori anche di quell’Italia cosiddetta “minore”, ma che minore non è. Per l’occasione il Palazzo reale di Persano sarà aperto al pubblico. Naturalmente “Persano nel Cuore” non poteva mancare a questo appuntamento, anzi ne sarà parte attiva con una mostra fotografica e documenti sul cavallo della Real Razza Persano. La nostra associazione era presente a Persano anche il 28 febbraio scorso quando, contemporaneamente alla riprese di un video su Persano che abbiamo prodotto, si sono svolte le prove per la manifestazione del 19 e 20 prossimi. Prove che abbiamo documentato con delle foto che in parte pubblichiamo a beneficio di quanti già conoscono questo luogo e facilmente ne immaginano l’antico splendore e di quanti, magari proprio grazie a queste immagini, decideranno di conoscerlo i prossimi 19 e 20 marzo.
Per conoscere il programma dell’evento: http://www.giornatefai.it/luoghi/11062
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