A Persano sono tornate le criniere al vento
Foto e testo di Fausto Bolinesi
Alla fine, l’annunciata presenza di ambasciatori e ministri non c’è stata. C’è stato invece qualche ritardo nel programma che ha dato l’opportunità al pubblico presente di apprezzare la perfetta organizzazione (e la pazienza) dei militari, sia del Comprensorio che del Reggimento Logistico “Garibaldi”. Il motivo del ritardo? La reazione, prevista tra l’altro dal nostro Presidente onorario Antonino Gallotta, degli ospiti più attesi: i cavalli della Razza Governativa Persano, che alla vista di quella prateria hanno imitato i loro progenitori che su quei dolci e verdi pendii hanno galoppato per tre secoli. Hanno avuto non poche difficoltà i cavalieri, butteri per un giorno, a raggruppare i nove puledri della mandria e spingerli nel recinto costruito apposta per loro alla Menanova. Non sono riusciti tuttavia a far passare i cavalli vicino al punto di osservazione dove era raccolto il pubblico che si è così dovuto accontentare di vederli da una certa distanza e solo per qualche minuto. Ma è bastato per suscitare, siamo certi, emozione in tutti. Come siamo certi, non ce ne vogliano gli altri ospiti, che è tutta particolare l’emozione e la commozione che hanno provato quanti, e chi scrive tra questi, sono nati, hanno giocato, hanno vissuto in questo posto magico chiamato Persano. All’apparire delle prime criniere, è come se il tempo si fosse fermato o, meglio, come se il tempo di allora fosse diventato oggi e i puledri di oggi, quelli di ieri: su quei cavalli che accompagnavano la mandria noi abbiamo rivisto i nostri genitori o i nostri nonni e quella Persano è tornata a vivere per qualche minuto. Non sappiamo per quanto tempo i cavalli resteranno qui perché, come è noto, in Italia niente è più provvisorio del definitivo e niente è più definitivo del provvisorio, ma per noi questa incertezza ha una importanza relativa: ogni volta che abbiamo pensato a Persano, infatti, non siamo mai riusciti a scinderla dalla immagine dei cavalli che per noi non hanno mai lasciato questa terra. Grazie ad Alduino Ventimiglia la Persano della nostra immaginazione è divenuta realtà, o quasi, in una giornata che, se si è conclusa nel migliore dei modi lo si deve alla grande disponibilità e professionalità dei militari. Il nostro ringraziamento va quindi al colonnello Augusto Gravante, comandante del Comprensorio militare e al colonnello Enrico De Palo, comandante del Reggimento Logistico “Garibaldi”. Come ha riconosciuto lo stesso Alduino Ventimiglia, l’apporto dei militari è stato fondamentale per la riuscita della manifestazione, e noi ne vogliamo ricordare due che in qualche modo possono rappresentare tutti, vale a dire il luogotenente Enzo Chiaino e il sottufficiale Luisa D’Andrea. Un ringraziamento va anche al caseificio “La Contadina” che, con la consueta eleganza, ha contribuito al buffet e alla Croce Rossa di Serre che ha garantito l’assistenza. Ad Alduino Ventimiglia va dunque il merito, dopo quarant’anni di peregrinazioni, di aver riportato i cavalli nel loro luogo di origine e di aver organizzato anche la giornata che ne ha celebrato il ritorno. Manifestazione che, se è riuscita, lo si deve anche allo spirito d‘iniziativa e all’intraprendenza del nostro presidente Antonio Magrini intervenuto per porre riparo a un imprevisto dell’ultimo momento.
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